Possiamo avere un addome piatto anche dopo i 50 anni: ecco i consigli dell’esperto per combattere i segni della menopausa.
La pancetta post-menopausa è l’incubo di ogni donna. Una volta entrato in menopausa, il corpo femminile va incontro ad una serie di cambiamenti fisiologici ed inevitabili, come l’accumulo di grasso in eccesso sull’addome. Questo avviene perché durante la gioventù, il grasso tende ad accumularsi nella zona dei fianchi e delle cosce, come a proteggere l’utero fertile.
Venuta meno la possibilità di una gravidanza, il grasso viscerale (quello prodotto dal nostro DNA) migra anche verso la zona addominale. La colpa principale è del 17-beta estradiolo, uno degli ormoni più importanti per il corpo femminile e che regola proprio la distribuzione del grasso corporeo.
Come fare, dunque, per continuare ad avere una pancia piatta anche dopo i 50 anni? Ecco che ci vengono in aiuto i consigli del dottor Nicola Montatore, biologo nutrizionista che ha parlato dell’argomento a Starene.it.
Addome piatto dopo i 50 anni: come contrastare i segni della menopausa
La prima arma contro la pancia è la prevenzione: cerchiamo di mantenere la nostra circonferenza addominale intorno ai 75-77 cm, così sarà più facile mantenere il peso forma.
Inoltre dobbiamo saper riconoscere i primi sintomi della menopausa (irritabilità, insonnia, sudorazione eccessiva, palpitazioni) per poter agire prontamente e impegnarsi con dieta ed esercizi per buttare giù i chili di troppo che iniziano ad accumularsi.
Solitamente nei primi stadi della menopausa possiamo notare che il nostro addome è più disteso del solito, ma non dobbiamo subito preoccuparci: nella maggior parte dei casi si tratta di semplice gas intestinale, anche questo dovuto alla fluttuazione degli ormoni che causa una maggior ritenzione di liquidi.
Possiamo capire se si tratta di grasso o gas con un paio di semplici test. Palpate l’addome con il pollice: se l’impronta del dito non scompare subito, la causa del gonfiore è probabilmente ritenzione idrica e gas. In secondo luogo potete monitorare la circonferenza addominale durante la giornata e lontano dai pasti. Se i centimetri subiscono variazioni, la colpa è del gas e non del grasso.
Una volta identificato il problema, dobbiamo anche capire come affrontarlo. Bere almeno due litri d’acqua al giorno ci aiuta a prevenire il gonfiore da ritenzione, ma è importante anche l’alimentazione.
È da preferire il cibo biologico e di alta qualità: il consiglio del medico è di tenersi lontani dai grandi marchi industriali e di mangiare tanta frutta, i cui minerali ci aiutano a regolare gli ormoni tiroidei. Ma la dieta da sola non basta.
Dormire bene è fondamentale e per combattere l’insonnia possiamo utilizzare il magnesio supremo o la melatonina. Infine il movimento deve andare di pari passo con il riposo; anche se la fatica è uno dei primi sintomi della menopausa, bisogna continuare a muoversi: sono consigliati almeno 120-150 minuti di attività aerobica a settimana come camminata, ciclismo o nuoto.