Il microbiota intestinale è oggetto di molti studi perché la sua importanza è stata più volte confermata anche nell’Alzheimer.
Il microbiota intestinale ha effetti diretti sull’organismo e questo può anche svelare e anticipare quelle che sono le tendenze del corpo e il legame dell’alimentazione con fattori di altro tipo.
Per questo al momento è al centro dell’attenzione di studiosi e scienziati che vogliono tracciare indicazioni chiare e dirette per migliorare l’alimentazione e prevenire molte delle patologie connesse.
Microbiota intestinale: qual è la correlazione con alcune patologie
Il microbiota rappresenta gli organismi che sono presenti nell’apparato digerente, questi sono funghi, batteri, virus, protozoi. Si tratta di miliardi di cellule diverse che coesistono e che regolano il funzionamento del sistema. Il microbiota intestinale però è fondamentale non solo per ciò che concerne direttamente l’apparato digerente.
In realtà ha la funzione di regolare gli agenti patogeni nel corpo, proteggere l’apparato cardiocircolatorio, dare la risposta immunitaria corretta, eliminare le tossine, favorire il funzionamento della biosintesi per le vitamine.
Questo evidenzia quanto sia connesso direttamente agli altri organi e quanto ci sia un lavoro diretto tra la pancia e il cervello. Il microbiota comunica con il cervello ed è per questo che quando ci sono problemi anche di ansia o stress ne risentiamo direttamente proprio a livello di intestino. Il 20% dei pazienti che hanno malattie infiammatorie intestinali soffrono di disturbi del sonno e depressione. Non sorprende dunque che gli studi in materia abbiano evidenziato proprio la connessione che esiste con l’insorgenza di alcune patologie come l’Alzheimer.
Per regolare il microbiota la via maestra è una corretta alimentazione, questo non vuol dire solo dare una dieta sana e bilanciata ma anche limitare a casi eccezionali l’utilizzo di farmaci e antibiotici, non esporsi a microbi e ad alterazioni esterne, prediligere la dieta Mediterranea.
Il consumo di frutta e verdura, legumi e cereali non raffinati è alla base di un piano alimentare che permetta di mantenere sano l’intestino, sono da prediligere banane, cipolle, cicorie e porri. Questi alimenti sono ricchi di prebiotici e aiutano il colon nella produzione di batteri che mantengono lo stato di equilibrio generale.
Una dieta grassa causa dei processi infiammatori che poi hanno ripercussioni sul sistema immunitario, la varietà è fondamentale tanto quanto i prodotti scelti perché consente di dare all’organismo tutto quello di cui ha bisogno a livello di biodiversità. Anche l’attività sportiva ha un beneficio diretto, non si parla solo di sport ma anche una camminata quotidiana di almeno 40 minuti ripetuta ogni giorno.
La vita sedentaria, l’utilizzo di cibi grassi e lavorati, l’impiego di farmaci senza prescrizione o indicazione medica sono pratiche da scongiurare per mantenere il microbiota a livelli essenziali e proteggere anche la salute dell’intestino.