Il sesso orale può essere pericoloso, è identificato infatti tra le maggiori cause di cancro alla gola ma è ampiamente sottovalutato soprattutto dai più giovani.
Le ricerche negli ultimi anni hanno evidenziato quanto il sesso orale possa essere incidente nell’insorgenza della malattia, in particolare se aumentano i partner diversi con cui lo si pratica.
Bisogna fare adeguata informazione per capire perché è pericoloso e come tutelarsi al meglio, resta valido come unico alleato sotto forma di prevenzione il vaccino per l’HPV che è destinato però solo ai giovani.
Cancro alla bocca e alla gola: il sesso orale è collegato
Il sesso orale può essere pericoloso ed è importante comprenderlo, se non si fa con le dovute attenzioni è un rischio a causa del papilloma virus umano che rientra tra quelli in grado di causare un tumore. Sono circa l’8.5% i tumori che possono essere provocati da un virus e il cancro alla bocca e alla gola rientra tra questi. L’HPV non è facile da identificare, ha 120 diversi ceppi ma non tutti sono collegati alla possibilità di sviluppare la patologia. Alcuni ceppi sono responsabili dei tumori della cervice uterina, dei tumori all’ano, di quelli vaginali e della vulva e anche di quelli al pene.
L’HPV però non colpisce solo i genitali maschili e femminili ma anche altre aree del corpo come l’ano o la bocca. Il virus infatti viene trasmesso mediante il sesso orale e quando si hanno rapporti con più partner il rischio aumenta.
Lo studio pubblicato nel 2021 dell’American Cancer Society ha anche dato seguito a stime precise, avere rapporti con oltre 10 partner aumenta di quattro volte la possibilità di sviluppare la patologia. La percentuale di rischio, poi, aumenta per chi ha iniziato ad avere rapporti in età molto giovane cambiando diversi partner.
Come proteggersi, dunque, dai vari rischi? La vaccinazione contro il papilloma virus è sicuramente la via maestra, ma anche astenersi dal fumo e dall’alcol sono importanti per prevenire l’insorgenza della malattia.
La vaccinazione è offerta gratuitamente ai ragazzi tra gli 11 e i 12 anni e consiste in due somministrate a distanza di 6 mesi l’una dall’altra. E’ possibile, tuttavia, vaccinare anche i ragazzi che abbiano superato i 15 anni: in questo caso, però, le dosi sono tre. La vaccinazione è indicata sia per i ragazzi che per le ragazze, è un modo per salvarsi la vita.