Ormai è smartphone mania: è una vera e propria dipendenza e quindi c’è chi non lo perde mai di vista e chi non riesce a starne senza… Anche durante il sesso! A quanto pare un americano su dieci confessa infatti di usarlo anche a letto durante l’amplesso: lo rivela lo studio 2013 Mobile Consumer Habitus, condotto dalla società Harris Interactive per Jumio. Qualunque sia il motivo del debutto dello smartphone in camera da letto, va evidenziato che per la fascia d’età compresa tra i 18 e i 35 anni, notoriamente abituati a filmarsi e fotografarsi in continuazione e in qualsiasi occasione, la percentuale degli amanti armati di telefonino sale a uno su cinque. Come fa notare il direttore del marketing di Jumio Marc Barach, i device sono percepiti sempre più spesso dalla gente come una vera e propria estensione di se stessi.
E non solo a letto. C’è poi, chi pur conscio dei pericoli cui va incontro, lo utilizza anche mentre guida (il 55%), il 19% in chiesa, il 33% a cena, il 35% a teatro o al cinema. Il 12% degli intervistati ha dichiarato di farne uso anche sotto la doccia. L’uso degli smartphone mette in evidenza anche dei problemi di privacy. Il flusso di dati e informazioni anche personali trasmesse in ogni minuto è piuttosto notevole. Il 59% degli utenti per proteggersi ricorre anche a una password, da inserire ogni qualvolta accede al proprio smartphone. Inoltre tra questi il 65% si preoccupa delle conseguenze dinanzi a un eventuale furto di informazioni e un 39% che banalmente vuole evitare che qualcuno “scrocchi” le chiamate. Le persone single tendono poi a difendere maggiormente le proprie comunicazioni digitali, invece i giovanissimi hanno la cattiva abitudine di curiosare negli smartphone altrui.
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