Il tumore al colon-retto è il secondo per incidenza nei paesi occidentali. Ecco di cosa si tratta nello specifico e quali sintomi non sottovalutare.
Tumore al colon e tumore al retto: ci sono differenze?
Il tumore al colon-retto continua ad essere uno dei più temuti. L’intestino contiene il colon destro, o ascendente, e il colon trasverso, o discendente, il sigma, e infine il retto. Il cancro del colon-retto è dovuto a una proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che rivestono questo organo.
Generalmente si distinguono il tumore del colon e tumore del retto ovvero quello che riguarda l’ultimo tratto dell’intestino. Questa forma di cancro è generalmente rara prima dei 40 anni mentre più diffuso nelle persone con età compresa tra i 60 e i 75 anni. Ma come comprendere i primi sintomi in modo da intervenire prontamente?
I sintomi da non sottovalutare
Quando si parla di tumori spesso si ha paura, ma avere cura della propria saluta significa anche prestare attenzione ai piccoli cambiamenti. Per quanto riguarda il tumore al colon-retto, però, nella maggior parte dei casi purtroppo i polipi non danno sintomi.
Quando il tumore viene scoperto in genere è già in fase avanzata, perché molti dei suoi sintomi sono subdoli e vengono confusi o ignorati dal paziente. Si tratta di mancanza di appetito, stanchezza, perdita di peso, stitichezza.
Sintomi vaghi e spesso saltuari che dovrebbero suonare come campanelli d’allarme, ma che finiscono con l’essere ignorati. Per questo motivo è importantissimo fare prevenzione, soprattutto a partire dai 50 anni di età e se si hanno casi di tumore al colon-retto in famiglia. Come riporta anche l’AIRC “la ricerca del sangue occulto nelle feci è in grado di identificare il 25% circa dei cancri del colon-retto e pertanto è raccomandata nell’ambito dello screening per tutti gli individui tra i 50 e i 75 anni di età, con cadenza biennale”.
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