Lorenzo Farinelli è morto a 34 anni a causa del suo Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B. Il decesso è avvenuto ad Ancona, al termine di una lunga battaglia che ha commosso il web. Il medico aveva fatto di tutto per sfuggire al suo destino, confidandosi su internet e raccontando la sua triste storia. Tale necessità era nata dal desiderio di tentare il tutto per tutto affidandosi ad una terapia sperimentale. Per farlo, però, serviva un’ingente somma di danaro. Lui non ce l’aveva e quindi si era deciso a chiedere aiuto. La risposta della sua città e di tutt’Italia (vip compresi) era stata incredibilmente generosa: su gofundme.com Lorenzo aveva raccolto oltre 500mila euro nel giro di poco tempo. Quell’appello così commovente sui social aveva toccato l’anima delle persone. La speranza del paziente e di chi aveva cominciato a seguirlo erano salite alle stelle: andare negli Stati Uniti per sottoporsi a quelle cure sperimentali aveva buone possibilità di successo.
La resa di Lorenzo Farinelli
“Non è finita finché non è finita. Non voglio morire”, aveva detto. Quelle parole erano diventate un mantra e un inno al non arrendersi mai. La malattia, però, ha avuto il sopravvento. Lorenzo è morto a casa sua, poco dopo aver lasciato l’ospedale presso il quale si sottoponeva alla chemioterapia. Le sedute erano interrotte in vista della partenza per gli States. Il linfoma però era troppo avanti e quelle cure sperimentali non verranno mai tentate. Il web che si era mobilitato per lui piange la sua scomparsa e ha voluto salutarlo con affetto. Il desiderio di vivere e tutta la sua caparbia dimostrata non sono stati sufficienti. Di fronte ad un simile nemico, né la forza di volontà né l’aiuto del prossimo hanno potuto fare nulla.
La storia di Angelica
Addio ad Angelica Angelinetta, una ragazza di soli 26 anni affetta da fibrosi cistica. Nel corso della sua vita aveva affrontato la sua malattia – che costituisce la patologia genetica più diffusa al mondo – su più fronti. Prima di tutta ha cercato di sconfiggerla con tutte le sue forze, purtroppo senza raggiungere il risultato sperato. In più, si era impegnata per promuovere la raccolta fondi per la ricerca. Angelica ha raccontato la sua malattia attraverso i social, ma ha anche organizzato diversi eventi di raccolta fondi in sostegno della ricerca. Basti pensare alle maratone organizzate insieme all’amica Elisa: col nome di Marafibrositona, si tratta di una corsa non competitiva di 5 chilometri sulle rive del lago di Como. L’ultima, posticipata a causa di alcuni problemi di salute, ha raccolto oltre 83.000 euro. Poi, è morta a ottobre 2018.
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