Il russamento è una difficoltà nel passaggio dell’aria in fase di inspirazione ed è legata al restringimento parziale delle vie aeree superiori. Colpisce molte persone ma si riscontra più frequentemente tra gli individui in sovrappeso e tende a peggiorare con l’età. Può essere sintomo di ostruzioni anche gravi alle vie respiratorie quindi è bene non sottovalutato. Vediamo i consigli degli esperti.
Russare è un disturbo molto diffuso. La causa principale è soprattutto l’aumento della massa tissutale a livello dei tessuti molli della faringe, che si verifica con il passare dell’età. Altre concause possono essere anomalie maxillo-facciali con una mandibola poco sviluppata, ingrossamento delle tonsille e della base linguale e in grado di compromettere vari aspetti della vita di chi ne soffre. Il russamento, dunque si verifica come conseguenza del restringimento delle vie aeree. In sostanza, quando l’aria non riesce a transitare liberamente nel tratto oro-faringeo fa vibrare i tessuti con cui si scontra. Da questo impatto viene generato il tipico ‘rumore‘, che dunque può essere più o meno intenso a seconda dello spazio. Se il restringimento è completo, invece, si ha l’apnea. Spesso il russamento è il preludio dell’apnea.
Per chi ne soffre, entrambe le condizioni generano conseguenze di non poco conto in diversi ambiti. Si parte dalla salute, perchè russare intensamente può causare affaticamento e risvegli notturni che disturbano il riposo. Inoltre, può risultare davvero insopportabile per il partner con cui si divide il letto e compromettere la relazione di coppia.
Come smettere di russare: i consigli dell’esperto
Al fine di ricevere spiegazioni e consigli utili per provare a rimediare a questo problema, il Corriere della Sera ha intervistato il professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro Medicina per il sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano. Di seguito riportiamo alcuni passaggi.
A proposito della identificazione del ‘popolo russante’, il professore dichiara che il problema del russamento fino ai 55 anni è prevalentemente maschile. Le donne ne soffrono meno in giovane età, ma dopo la menopausa i cambiamenti ormonali portano le percentuali simili ai livelli maschili. «Dopo aver studiato l’intera popolazione di Abbiategrasso – aggiunge il professore – abbiamo visto che superati i 55 anni il russamento quotidiano interessa quasi il 20% della popolazione generale, vuol dire che una persona su 5 russa».
In termini di rischi, le apnee provocate dal russare notturno possono aumentare l’incidenza di malattie cardiovascolari e infarto poichè si ossigena meno il sangue. La prima conseguenza grave è quella che riguarda il sonno. Non riposare bene durante la notte significa, nella maggior parte dei casi, soffrire di sonnolenza diurna «In genere si dice che la sindrome di apnee ostruttive e il russamento sono causa di sonnolenza diurna. È vero ma non è equazione esatta. L’associazione apnee e sonno durante il giorno è molto vera per gli uomini. Le donne che russano tendono invece a soffrire di insonnia » spiega il professore.
Nei casi meno gravi, che non richiedono l’intervento di specialisti, si può ricorrere ad accortezze che sicuramente potranno aiutare. I consigli pratici dell’esperto per cercare di alleviare il problema si possono riassumere in:
- Dormire su un fianco e non supini;
- Sollevare la testa rispetto al resto del corpo;
- Informarsi ed intraprendere terapie posizionali;
- Mangiare leggero ed evitare di bere alcolici la sera;
- Smettere di fumare.