La pasta non fa ingrassare, chi non lo aveva sperato da sempre? La notizia arriva nel World Pasta Day 2018, ovvero la Giornata Mondiale della Pasta. Il primo piatto per eccellenza merita una ricorrenza annuale col quale raccogliere onori, apprezzamenti e, perché no, diffondere consigli. Così, gli endocrinologi di mezzo mondo hanno voluto precisare un concetto che spesso si tende a travisare: chi l’ha detto che la pasta è la prima responsabile dei chili di troppo? Spesso per perdere peso ci si affida alle proprie convinzioni e si decide così istintivamente di eliminare pane e pasta. Via i carboidrati, via la pancetta. Ma è realmente così? Gli esperti tendono a non essere d’accordo. Prima di tutto eliminare del tutto i carboidrati dalla propria alimentazione può rivelarsi molto dannoso per il corpo, inoltre la pasta nasconde dei benefici che i consumatori dovrebbero tenere in grossa considerazione.
La pasta migliora l’umore, così appaga l’organismo e lo tiene al riparo da altre tentazioni ben più gravi e deleterie. Ovviamente va anche riconosciuto che la pasta non è tutta uguale. Quella integrale dovrebbe sempre essere preferita poichè regala carboidrati a lento rilascio. Nel dettaglio, si tratta di carboidrati che mantengono stabile il livello di zuccheri nel sangue e forniscono energia in modo costante. In questo modo l’organismo può assorbirli e usarli piano piano, al bisogno. Attenzione però alle etichette, che possono dimostrarsi davvero ingannevoli. La pasta deve essere davvero integrale e riportare quindi a chiare lettere la dicitura ‘farina integrale’ o ‘100 per cento integrale’. Solo così si può essere sicuri che la pasta sia stata preparata esclusivamente con farine non raffinate. Perché non provare? A solo pensiero, l’umore ha già un sussulto di piacere.
La cottura migliore
Come già precisato c’è pasta e pasta. Mangiarla super-condita (come una buona carbonara) non è una buona idea ma non lo è nemmeno mangiarla del tutto scondita. I nutrizionisti spiegano che il modo migliore per gustarsi un bel primo piatto amico della linea è saltarla in padella con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, aglio (ottimo per aiutare il corpo ad abbattere i depositi grassi) e il peperoncino (che accelera il metabolismo).
Come evitare il gonfiore addominale
Ovviamente la pasta nasconde anche delle insidie, come tutti i cibi più elaborati. Qualche attenzione tuttavia permette di non incappare nei principali ‘effetti collaterali’, se così possono essere definiti. Ne sono un esempio il gonfiore addominale e i picchi di glicemia. Per evitare entrambi si può prendere l’abitudine di scolare la pasta al dente e sciacquarla sotto l’acqua fredda. Cotture troppo prolungate infatti tendono a far innalzare l’indice glicemico e a rendere gli amidi della pasta più facilmente assimilabili. Il gusto non ne risente così tanto e lo stomaco non potrà che ringraziare.
Mangiare la pasta allunga la vita
Secondo gli esperti mangiare la pasta allunga la vita, purché abbia 3 caratteristiche fondamentali: deve essere al dente, condita con un sugo semplice, meglio ancora se integrale oppure con trafilatura al bronzo. I benefici non tarderanno ad arrivare: aumentano le energie, migliora il sonno e la circolazione, protegge il cuore e chi più ne ha più ne metta.
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