Sesso estremo finisce in tragedia e causa la morte di Charlotte Teeling, una ragazza di 33 anni di Birmingham. Sotto accusa il compagno, Richard Bailey, 40 anni. L’uomo ha confessato la dinamica dei fatti in modo assolutamente limpido: sarebbe stata la sua fidanzata a chiedere di essere picchiata e strangolata durante il rapporto intimo. Lui ha eseguito gli ordini per assecondare la sua richiesta di piacere ma le cose sono sfuggite di mani ad entrambi, così la ragazza è morta soffocata. L’autopsia ha confermato tutto: si è trattato proprio di soffocamento. Bailey, come raccontato dal Sun, è stato accusato di omicidio nonostante il tribunale non possa confermare in nessun modo l’intenzionalità del gesto. Purtroppo la Teeling ha voluto osare e alla fine è stato oltrepassato il limite. Difficile rassegnarsi a questo tipo di morte: le effusioni con il proprio partner dovrebbero dare piacere e creare complicità, rilasciare ormoni e creare una sensazione di inebriante relax. Nulla di tutto ciò può essere però ritrovato in questo fatto di cronaca.
Il comportamento dell’uomo è stato l’unico elemento a provocare sconcerto: egli ha continuato a dormire nel letto insieme al cadavere della fidanzata, spendendo il suo denaro, utilizzando le sue carte di credito e proseguendo con la vita come se nulla fosse accaduto. Gli interrogatori hanno mostrato un uomo lucido e pacato, al contrario di quanto ci si sarebbe aspettati. Possibile rimanere calmi e razionali dopo aver provocato e assistito al decesso della donna amata? La polizia ha rinvenuto sul posto anche una serie di riviste pornografiche usate dall’uomo sempre per alzare la temperatura in camera da letto. Il rapporto che ha causato la morte di Charlotte è stato giudicato consenziente ma ovviamente troppo spinto. Però questo è arrivata la condanna per Bailey, sebbene nessuno sia ancora in grado di dire quanto tempo dovrà passare in carcere.
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