Il vaiolo delle scimmie è un virus meno incisivo rispetto al vaiolo umano ma non va certamente sottovalutato. Un ufficiale della Marina nigeriana – ricoverato a Londra proprio per questo motivo -lo ha portato in Europa rendendosi responsabile di un grave danno per i cittadini e scatenando una situazione che preoccupa per le sue potenziali conseguenze. Il rischio epidemia è tangibile, per questo occorre informarsi e conoscere i dettagli della malattia. Come si contrae? Dopo quanto tempo si manifesta l’infezione? Come curarsi? I quesiti sono molti ma, per fortuna, ognuno ha una risposta appropriata e precisa.
La malattia ha un periodo di incubazione pari a 10 giorni e il tasso di mortalità sembra essersi assestato al 10 per cento. I sintomi sono dolori muscolari, vomito, febbre, sudorazione, brividi e ingrossamento dei linfonodi. Solo in un secondo tempo, non molto lontano, arrivano eruzioni cutanee su tronco, volto, mani e piedi. Per evitare di rientrare in quel 10 per cento che purtroppo non ce la fa è necessario accorgersi del problema ed affrontarlo per tempo, rivolgendosi al più vicino ospedale e sostenendo un’adeguata profilassi. Le autorità britanniche stanno lavorando per rintracciare tutti i 50 passeggeri del volo che ha portato il vaiolo delle scimmie in Europa. Per loro sono previste analisi, domande (è necessario sapere con chi sono venuti a contatto e che ambienti hanno frequentato) ed eventuali cure.
Il contagio solitamente avviene attraverso un contatto con gli animali, soprattutto roditori: può trattarsi di un morso, sangue, liquidi organici o lesioni in animali già infetti. Non è però da escludere il contagio da uomo a uomo ed è proprio questo particolare a preoccupare. Basta entrare a contatto con la biancheria di un individuo infetto per essere a rischio, per questo se ci si accorge di avere una persona contagiata in casa è importante portarla in una struttura adeguata e seguire scrupolosamente la profilassi segnalata dal personale medico.
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