La biancheria intima si trova a contatto con zone del corpo particolarmente delicate: 5 errori da evitare per non correre inutili rischi.
La biancheria intima è un indumento che solletica la fantasia: d’altronde è l’ultima barriera del corpo e separa la pelle da alcune zone particolarmente erogene. Quelle aree tuttavia sono anche molto delicate e proprio per questo motivo bisogna fare attenzione all’intimo che si indossa. Le irritazioni possono manifestarsi facilmente e con una certa frequenza, soprattutto durante la menopausa – quando le pareti vaginali diventano più sottili e fragili – o nei soggetti più delicati.
Non c’è niente da fare: se un occhio va buttato all’aspetto estetico, l’altro dev’essere diretto alla praticità e all’igiene. Mai scegliere biancheria troppo stretta, alcuni tessuti vanno meglio di altri e ovviamente il ricambio dev’essere almeno giornaliero. Tali concetti potrebbero sembrare scontati eppure non lo sono affatto, anche perché ci sono almeno 5 errori frequenti che bisognerebbe evitare di commettere:
- Tessuti sintetici, no grazie: molto meglio il cotone! Oltre ad essere un tessuto naturale, è molto più traspirante rispetto alla microfibra o alla seta.
- Rischio perizoma: potrebbe favorire il passaggio dei batteri dalla zona anale a quella vaginale. Attenzione quindi a non aprire la porta a fastidiose irritazioni.
- Detersivi profumati: se la concentrazione del profumo è particolarmente elevata si corre il rischio di contrarre qualche forma di dermatite da contatto. Si consiglia quindi di ricorrere a prodotti che siano il più possibile ipoallergenici.
- Sos sudore: visto che un ambiente caldo e umido è il luogo ideale per la proliferazione di funghi e batteri, quindi se si suda molto (anche per un’attività sportiva) si deve cambiare lo slip anche 2 volte al giorno.
- Biancheria durante la notte: dormire senza slip fa respirare l’area genitale, un vantaggio non da poco quando si vuole scongiurare il pericolo di fastidiose irritazioni.
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