Le mamme andavano dal pedagogista per curare i problemi (anche gravi) dei figli: lui, come cura, riservava loro dei massaggi hot nelle zone intime.
Le Iene, nel corso della puntata di domenica 20 maggio, hanno raccontato una storia che davvero non fa onore alla categoria medica. Protagonista della vicenda un pedagogista di Palermo, al quale si rivolgevano mamme preoccupate per i loro bambini: c’era chi soffriva di dislessia, problemi di apprendimento e così via. La sua cura, tuttavia, si rivolgeva soprattutto alle mamme. Per la precisione, il trattamento consisteva in un massaggio erotico da svolgere direttamente sul genitore allo scopo di rilassare la donna. Infondere benessere alle mamme, in altre parole, avrebbe portato benefici anche ai bambini.
A portare a galla questa torbida vicenda è una mamma rivoltasi ad un ospedale dopo aver constatato la dislessia del figlio. Alla richiesta d’aiuto è seguita la proposta della terapia alternativa fatta di una serie di incontri col bambino ma soprattutto di massaggi per la mamma. “Così potrà distendersi e fare da supporto a suo figlio”, affermava sicuro il pedagogista. Una telecamera nascosta da Le Iene ha rivelato i dettagli del trattamento. Il medico faceva sdraiare le mamme su un lettino, poi spalmava una crema sulle loro gambe e saliva fino ai glutei. Il passo successivo era quello di togliere gli slip e di ‘massaggiare’ insistentemente le parti intime, prima a pancia in su e poi a pancia in giù.
Alla fine del massaggio, com’è prevedibile, è lui stesso ad avere un’erezione. Intervistato dal programma mediaset, il pedagogista ha provato a difendersi senza negare il fatto. A suo avviso si tratta di un trattamento che non richiede prescrizione medica ma che serve davvero a rilassare la “signora che è molto stressata”. Peccato che i suoi colleghi psicologi non conoscano questo tipo di trattamento né esistano prove dei suoi effetti positivi. Certamente curare i bambini e supportare davvero i figli di queste donne le avrebbe fatte rilassare e sollevare in maniera molto più profonda.
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