Bea era conosciuta come “la bambina di pietra” perché una rarissima malattia le permetteva di muovere solo gli occhi: la piccola si è spenta ed ha raggiunto la sua mamma, scomparsa qualche mese fa a causa di un tumore.
“Beatrice questa sera è volata via. In questo giorno, dedicato agli innamorati, ha deciso di correre ad abbracciare la sua mamma. Saperle insieme sarà la nostra forza”. È con queste poche parole condivise sulla pagina Facebook ‘Mondo di Bea’, una pagina nata per parlare di Beatrice e della sua rarissima malattia ma poi diventata anche uno strumento per aiutare i bambini colpiti da malattie rare, che la zia Sara ha dato il triste annuncio. Il cuore ha smesso di battere dopo che le sue condizioni si erano aggravate.
In molti conoscevano la sua storia di “bambina di pietra”. I genitori non amavano questo nome, crudele eppure capace di sintetizzare la situazione. Bea era affetta da una malattia rarissima e sconosciuta e poteva muovere solamente gli occhi. Specialisti di tutto il mondo avevano studiato il suo caso senza riuscire a capire perché le sue articolazioni si fossero calcificate in un’armatura inviolabile. Eppure quegli occhi erano pieni di vita: Bea guardava i cartoni animati, si faceva truccare e ascoltava la musica. Adorava Emma ed Ermal Meta e i suoi due idoli l’avevano resa felice incontrandola e posando con lei per una foto ricordo.
Il destino crudele le aveva strappato via mamma Stefania nell’agosto 2017 a causa di un tumore. A distanza di 6 mesi se n’è andata anche Bea, una guerriera che con la sua forza aveva ridato speranza alla sua famiglia e a migliaia di sconosciuti che ormai seguivano la sua pagina con affetto. Purtroppo le sue condizioni fisiche erano davvero gravissime e la piccola era ormai ricoverata nel reparto di rianimazione del Regina Margherita, sedata affinché non potesse soffrire. Le crisi respiratorie erano diventate sempre più gravi e i suoi polmoni erano compromessi. Alla fine un arresto cardiorespiratorio ha messo un punto alla sua storia. Probabilmente Bea non si è arresa nemmeno adesso ed è volata dalla sua mamma che, c’è da scommettere, era già lì pronta a riabbracciarla.
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