Per la pulizia dei denti in molti si affidano allo scaling, un modo efficace per rimuovere il tartaro formatosi all’interno delle gengive: di che si tratta esattamente.
Denti neri: meglio evitarli
La pulizia dei denti resta un dettaglio importante che non deve assolutamente essere trascurato, pena la bellezza e la salute dei proprio sorriso. Chi fuma ovviamente deve prestare la massima attenzione alla propria igiene, seguiti dagli assidui consumatori di caffè e zuccheri. Il fattore genetico ha infine il proprio peso: il colore dello smalto e la resistenza delle gengive dipendono in parte anche dal corredo fornito dai propri genitori, contro il quale è davvero difficile andare. Ma restando in ciò che può essere fatto dai singoli individui, come comportarsi per evitare che i propri denti si danneggino e appaiano neri? Le soluzioni non mancano.
Scaling per i denti: cos’è
Lo scaling è, in sostanza, una pulizia profonda del cemento necrotico formato dal tartaro all’interno delle gengive. Consiste, volendo semplificare al massimo, in un raschiamento delle sacche di tartaro formatesi nelle gengive e al tempo stesso nella levigatura della parete della radice dentale. Ciò implica una riduzione delle irregolarità dei denti e l’eliminazione di batteri, tartaro e infiammazioni sia nel presente che nel futuro accumulo. Tutto ciò rende lo scaling un’ottima cura contro la la formazione di sacche necrotiche all’interno delle gengive, ree di indebolire il radicamento del dente all’interno della bocca.
Cosa aspettarsi dopo il trattamento
Prima di godersi i benefici dello scaling occorre passare attraverso qualche piccolo inconveniente post trattamento. Nulla di grave o di doloroso, ovviamente. Eppure bisogna mettere in preventivo alcuni piccoli disturbi quali irritabilità, gengive delicate e perdite di sangue. Si tratta in ogni caso di condizioni passeggere che possono essere limitate dall’utilizzo di un collutorio igienizzante, il quale può contribuire in maniera attiva alla riduzione di infezioni nei giorni successivi allo scaling.
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