Le distensioni ai cavi rappresentano una buona stategia per allenare i tricipiti: come si eseguono, tutti i pro e i contro.
Tricipiti per lui e per lei
I tricipiti sono importanti per la resa delle braccia. Oltre all’aspetto estetico c’è anche quello funzionale: possedere la giusta forza aiuta ad eseguire i cosiddetti esercizi multiarticolari quali ad esempio i rematori o le distensioni su panca. Meglio quindi allenarsi in modo mirato e prendere così i classici “due piccioni con una fava”: delle braccia muscolose donano molto alla proporzione del corpo e ovviamente sono belle da vedere sia negli uomini che nelle donne. Le distensioni ai cavi giovano alla causa, ma prima di tuffarsi nel pieno dell’allenamento meglio capire come si eseguono e quali sono gli errori da non fare.
Distensioni ai cavi
Allenarsi con i cavi si rivela spesso una validissima idea poiché si tratta di un attrezzo molto utile e versatile. Il suo maggior pregio è quello di sottoporre il muscolo ad una tensione continua, oltre al fatto che gli esercizi consentiti sono numerosi e vari. Le distensioni sono specifiche per i tricipiti e possono essere eseguite in modi differenti in base al focus che ci si è prefissati. Le più conosciute sono le estensioni al cavo alto, dette anche push down. Ma come eseguirle per lavorare al tricipite brachiale?
Esecuzione
In posizione eretta, con anca e ginocchia leggermente flesse per garantire al corpo la massima stabilità, si impugna la barra angolata dei cavi e si esegue un’estensione completa del gomito. È importante mantenere l’omero nella sua posizione naturale, mentre i gomiti non devono allargarsi nè tantomeno aderire troppo ai fianchi. L’articolazione della spalla, infine, deve rimanere fissa. Portare il peso dall’alto verso il basso senza mollare mai la presa, tarando i chili e il numero delle ripetizioni in base al proprio grado di allenamento e ovviamente ai risultati che si intendono raggiungere.
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