Adduttori: quali gli esercizi migliori

Gli adduttori sono dei muscoli importanti per l’armonia di una gamba e proprio per questo motivo sia le donne che gli uomini vi prestano molta attenzione in fase di allenamento. Ecco quali sono gli esercizi migliori da fare.

Adduttori nelle donne

In palestra uno dei macchinari destinati a catturare l’attenzione delle donne è quello che lavora su adduttori ed abduttori, ovvero interno ed esterno coscia. Trattandosi di una zona particolarmente incline ad accumulare grasso, l’allenamento diventa ancora più spasmodico. Inutile dire che i macchinari non potranno in alcun modo sciogliere tale grasso, tuttavia tonificare la zona interessata rappresenta una buona pratica purché accompagnata da sane abitudini quotidiane e una dieta corretta. Con questo spirito ci si può sedere sulla adductor e abductor machine, scegliere il carico adatto al proprio livello di allenamento e procedere con i due esercizi: uno consiste nel partire dalle gambe divaricate per poi chiuderle, l’altro invece spinge a fare esattamente contrario.

Adduttori negli uomini

Non che la adductor e abductor machine sia riservata al gentil sesso ovviamente, eppure gli uomini devono aggiungere qualcosa in più se desiderano completare il loro sviluppo muscolare con adduttori ben allenati. A volte basta cambiare la posizione dei piedi in alcuni esercizi già previsti dal solito allenamento. Ne è un esempio lo squat sumo: occorre allargare le gambe proprio come farebbe un lottatore di sumo, con le punte rivolte verso l’esterno, e armarsi di bilanciere. A quel punto basterà procedere con i soliti squat, scegliendo anche in questo caso il carico di lavoro più adatto al proprio livello.

Adduttori: quali gli esercizi migliori

Adduttori a terra

La pressa orizzontale è un altro macchinario molto utile per allenare gli adduttori, eppure sottopone le ginocchia ad uno stress che sarebbe meglio evitare. Ecco perché si potrebbe optare per qualche esercizio da fare a terra, a corpo libero. Sdraiati su un fianco con i piedi a martello, una gamba va allungata e l’altra invece va tenuta piegata. Quella allungata deve essere sollevata ripetutamente, facendo attenzione a tenerla sempre ben tesa e soprattutto ad assecondare i movimenti con la giusta alternanza di inspirazione ed espirazione. 4 serie da 10 per ogni gamba possono rappresentare un buon punto di partenza.

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