Carne rossa: la polemica va ad onde e vede l’alternanza di condanne definitive e assoluzioni per mancanza di prove. Un nuovo studio, però, getta benzina sul fuoco e riaccende la questione.
Anche il National Cancer Institute di Bethesda ha voluto dire la sua sul rapporto tra salute e carne rossa. Dopo la polemica di qualche tempo fa, la ricerca effettuata dall’istituto americano e pubblicata dal British Medical Journal ha riacceso la questione collegando il consumo eccessivo di carne rossa a ben 9 malattie croniche particolarmente diffuse: tumore, ictus, malattie cardiache e renali, patologie respiratorie, Alzheimer, diabete, infezioni e patologie epatiche croniche. Impossibile ignorare una lista così esaustiva e preoccupante, ma quali sono i dati che hanno portato a questa conclusione?
Gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti da una grande indagine chiamata Nih-Aarp Diet and Healty Study che ha coinvolto oltre 50mila americani adulti di età compresa tra i 50 e i 71 anni per un arco di tempo pari a ben 16 anni, fino al 2016. Ciò che emerso è che un aumento del consumo di carni rosse lavorate aumenta di pari passo il rischio di decessi, mentre la sua riduzione in favore di carni bianche non lavorate e pesce riduce i pericoli del 25 per cento fino a farli scomparire. L’esperimento ha diviso i consumatori di carne rossa in 5 gruppi (da 1 a 5 in base alla quantità) e ha poi notato i decessi: dai 7869 decessi del gruppo 1 si è arrivati ai 10275 del gruppo 5.
Secondo gli esperti la causa va ricercata principalmente nelle presenza di nitriti e nitrati negli insaccati, nel ferro emo della carne rossa e in una serie di fattori tra cui rientrano additivi e carcinoferi derivati dalla cottura nonché all’abuso di carne che toglie inevitabilmente spazio alle verdure. Gli autori della ricerca hanno voluto sottolineare che oggi il consumo di carne è 10 volte superiore rispetto a quello dei primi esseri umani. L’invito è ovviamente quello di cambiare le proprie abitudini, considerato anche l’aggravante degli allevamenti intensivi (dannosi per la salute e soprattutto per la natura). Volendo prendere la parte più positiva della ricerca ci si può soffermare sulla ricetta migliore per vivere più a lungo: fare l’inverso, cioè aumentare il consumare di pesce e carni bianche.
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