Il fato o i fattori genetici non sono gli unici responsabili del tumore. Gli oncologi hanno stilato un vademecum con le 9 sane abitudini che aiutano a prevenire il cancro addirittura nel 40 per cento dei casi.
L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ha sentenziato che il 40 per cento dei tumori potrebbe essere prevenuto. Trattandosi di un argomento di vitale importanza nel vero senso della parola, l’Aiom ha voluto parlare chiaro elencando le 9 sane abitudini da adottare per salvarsi appunto da quei tumori che nulla hanno a che vedere con la sfortuna o con l’ereditarietà. Prima di tutto occorre rinunciare al fumo, visto che ogni anno 3 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco. La rinuncia coinvolge anche l’alcol, reo di aumentare il rischio di cancro a cavo orale, faringe, esofago, laringe, fegato, intestino e mammella. La parola chiave, in queste circostanze, è “moderazione”.
Dal punto di vista alimentare, la dieta mediterranea ha un effetto protettivo grazie all’apporto di frutta, verdura, fibre e antiossidanti. Ovviamente anche l’obesità e l’esubero di grassi costituiscono un fattore di rischio importante: meglio controllare il peso. Per lo stesso motivo, tra i 9 consigli degli oncologi rientra anche l’abitudine di praticare regolarmente attività fisica: i sedentari hanno il 20-40 per cento di possibilità in più di ammalarsi. Da evitare però le sostanze dopanti quali steroidi anabolizzanti, i quali comportano un aumento del rischio.
Lampade solari e nei non potevano certamente essere esclusi dalla lista: le lampade abbronzanti sono cancerogene tanto quanto le sigarette mentre i nei vanno controllati regolarmente. Da non trascurare nemmeno il sesso sicuro. Le malattie sessualmente trasmissibili hanno come conseguenza un 20 per cento di tumori che potevano essere evitati, ecco perché l’utilizzo del preservativo è davvero fondamentale. Infine, il consiglio più generico ma al tempo stesso più mirato: ricordarsi della prevenzione e ricorrere agli screening. Non tutti sanno che il Servizio sanitario nazionale italiano fornisce gratuitamente alcuni accertamenti volti a diagnosticare precocemente i tumori. Le donne possono fare una mammografia ogni 2 anni (consigliata per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni), un pap-test ogni 3 anni (in questo caso la soglia di età scende tra i 25 e i 64 anni), ricerca del sangue occulto nelle feci ogni 24 mesi (sia per gli uomini che per le donne tra i 50 e 69 anni).
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