12 anni, muore davanti ai genitori per un attacco d’asma

Una semplice crisi asmatica è costata la vita al piccolo Filippo, un ragazzo di 12 anni che viveva in provincia di Padova. I genitori non sono riusciti a impedire la tragedia.

Filippo era un bambino simpatico, educatissimo e molto dolce, a detta di amici e familiari ma non solo. A confermarlo è il suo intero paese, Tombolo, un piccolo comune della provincia di Padova che conta meno di 9000 abitanti. Purtroppo però le sue doti personali non sono servite a molto durante l’attacco d’asma che gli è costato la vita a soli 12 anni. La tragedia è accaduta in casa, davanti a mamma Monica e papà Stefano.

Tutto era cominciato in un sabato sera come molti altri: la mamma, casalinga, e il papà, camionista, erano a casa con i figli Filippo e Alessia, sua sorella. L’attacco d’asma che aveva colpito il bambino non li aveva affatto colti di sorpresa, visto che non si trattava affatto della prima volta. Al contrario: per quanto fosse spiacevole veder soffrire il figlio, i genitori di Filippo erano abituati ad affrontare le crisi e sapevano esattamente cosa fare per gestirle. Quella di sabato, tuttavia, era più forte delle precedenti.

12 anni, muore davanti ai genitori per un attacco d'asma

Nonostante i primi soccorsi prestati al piccolo con la massima tempestività, la situazione non accennava a normalizzarsi. Così, mamma e papà hanno deciso di portarlo immediatamente al Pronto Soccorso per chiedere aiuto. Filippo è finito in arresto cardiocircolatorio e i tentativi di rianimarlo del personale sanitario non hanno sortito alcun effetto. Il cuore di Filippo ha smesso di battere, lasciando tutti sotto shock. L’ultimo gesto di generosità del ragazzino è stato quello di donare le cornee, che almeno potranno ridare la vista ad un altro malato. Il sindaco di Tombolo ha speso parole d’affetto per Filippo, definendolo “un angelo portatore di grande felicità”. La sua malattia non gli ha impedito di vivere sempre con gioia e allegria, ma purtroppo quegli stessi problemi fisici non gli hanno dato scampo e lo hanno portato ad una morte decisamente prematura.

Photo credits Facebook

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