La Iena Nadia Toffa ha fatto un giro per i ristoranti giapponesi All you can eat di Milano insieme ad un sushiman per valutarne la qualità e i risultati non stati dei migliori. Ovviamente il prezzo troppo basso rappresenta già un campanello d’allarme: come può costare così poco del pesce fresco e sano? Se a questo vanno ad aggiungersi anche la mancanza di igiene e l’inosservanza delle più semplici regole di conservazione degli alimenti, l’allarme è servito.
La Toffa però ha voluto completare l’“opera” chiedendo il parere di uno chef che ha dato i consigli più utili su come riconoscere il sushi di buona qualità. Qualche esempio? Il pesce deve essere inodore per essere davvero sano. Visivamente, deve apparire lucido. Al tatto, invece, rigorosamente freddo e per nulla appiccicoso. Seguire le sue indicazioni potrebbe essere la soluzione più giusta per il proprio palato senza dover generalizzare né rinunciare ad un cibo che continua a raccogliere un crescente numero di consensi. Buon appetito!
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