L’ospedale di Chieti dovrà chiarire i motivi che hanno portato alla morte di una donna di 41 anni: era stata ricoverata per una presunta influenza ma il decesso è sopraggiunto dopo appena un giorno.
Una semplice influenza – o presunta tale – ha portato alla morte di una donna di soli 41 anni. Si tratta di Daniela Verzulli, residente nei pressi di Chieti, la quale era stata colta da un malore nel pomeriggio di venerdì. I sintomi non mostravano nulla di particolarmente rilevante: febbre e tosse. Il suo medico curante, non a caso, aveva pronunciato una semplice diagnosi di influenza e le aveva prescritto una terapia che la donna aveva cominciato immediatamente a seguire. Le sue condizioni, tuttavia, non avevano dato segni di miglioramento. Al contrario nella giornata di sabato erano sopraggiunte caviglie gonfie, difficoltà respiratorie e un generale senso di spossatezza.
L’assenza di progressi ha spinto la madre della paziente a portarla presso l’ospedale di Chieti, dov’è stata prontamente ricoverata. Lì è stata subito sottoposta a diversi esami: dopo le analisi del sangue, i medici hanno voluto sottoporla ad una coronografia per verificare lo stato del suo cuore. Le condizioni di salute della donna hanno avuto un ulteriore collasso, costringendo l’ospedale a spostarla nel reparto di rianimazione. La povera Daniela è morta due ore dopo in circostanze poco chiare.
Inutile dire che i familiari della donna meritano spiegazioni più dettagliate in merito al decesso. La Asl ha disposto l’autopsia, la quale dovrà chiarire cos’abbia fatto ammalare la paziente e cosa sia sfuggito ai medici che l’avevano presa in cura. L’impressione infatti è che qualcosa sia stato sottovalutato, oltre al fatto che la terapia seguita fosse completamente fuori strada rispetto a ciò che veramente stava accadendo nel corpo della paziente. Febbre e tosse all’inizio hanno fatto pensare ad una banale influenza e questa, probabilmente, ha nascosto qualcosa di molto più serio che ha finito col rivelarsi addirittura letale.
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