La storia di Fabiano Antoniani, diventato tetraplegico e cieco in seguito ad un incidente stradale, è arrivata su change.org. La petizione on-line vuole spingere la Camera a prendere la decisione giusta su un tema così spinoso come la legge sul testamento biologico.
Qualche tempo fa il grido di Fabiano Antoniani si era levato forte e chiaro: la sua vita non era più degna di questo nome. Fabiano semmai si sentiva condannato ad una notte eterna, un buio che purtroppo non sarebbe mai terminato. Proprio per questo chiedeva la possibilità di ricorrere all’eutanasia e porre fine a quella sofferenza che non credeva di meritare. Decidere del proprio destino dovrebbe far parte dei diritti imprescindibili di ogni singolo individuo e proprio per questo motivo lo Stato italiano dovrebbe creare delle leggi che salvaguardino la possibilità di scelta. Il senatore Luigi Manconi ha affermato che “È tempo che quelle grida di aiuto trovino ascolto presso le nostre istituzioni” e, non a caso, in questo periodo la Camera sta esaminando la proposta di legge sul testamento biologico.
Ciò che preme il senatore è che la legge venga approvata in questa legislatura, per evitare ulteriori perdite di tempo dovute alla formazione di un nuovo governo. Ne va ovviamente della vita di molte persone che purtroppo, pur sottoponendosi ad ogni tipo di terapia, non possono trarre alcun miglioramento. Il caso di Fabiano Antoniani, dj Fabo per amici e fan, è diventato l’emblema di questa petizione arrivata su change.org: lui vuole uscire da quella “lunga notte” che lo ha costretto all’infermità quel maledetto 13 giugno del 2014.
Il termine per la discussione del testamento biologico alla Camera era stato fissato per il 30 gennaio 2017 ed è fondamentale che si arrivi ad una conclusione senza ulteriori rinvii, considerando che l’incertezza della scadenza della legislatura potrebbe portare consistenti slittamenti. Dj Fabo e tutte quelle persone che si trovano nella sua stessa situazione vogliono il diritto di decidere per sé. Ogni mese perso grava sui loro fragili corpi e sulle loro coscienze. Sono molte le persone che desiderano sottrarsi legalmente al proprio male e l’iniziativa popolare si è posta l’obiettivo di rivolgere i riflettori su questo delicatissimo tema senza indugiare oltre. Al governo probabilmente spetta uno dei compiti più importanti e delicati che sia mai stato affrontato.
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