Gli uomini possono stare sempre più sereni in ambito sessuale: per risolvere i loro problemi ci sono prodotti sempre più specifici e soprattutto sempre meno invasivi. Lo spray che impedisce l’eiaculazione precoce è l’ultimo arrivato.
La vita di coppia di molte persone rischia di essere messa a terra dal problema dell’eiaculazione precoce. I numeri parlano chiaro: a soffrirne è circa il 20-30 per cento degli uomini, ovvero un uomo ogni 3-4. La problematica provoca vergogna e imbarazzo, tant’è che quasi nessuno si reca da uno specialista per risolvere la faccenda. In totale si stima che circa 16 milioni di persone, sia uomini che donne, abbiano difficoltà sessuali di vario tipo. Tuttavia queste disfunzioni restano un tabù, non vengono affrontate né viene ricercato un rimedio specifico.
Il 2017 potrebbe vedere una vera e propria svolta in questo settore con l’arrivo di un prodotto che farà la gioia degli uomini ma soprattutto delle loro compagne. Si tratta di Fortacin, uno spray contro l’eiaculazione precoce, pronto a diventare un farmaco da banco per cui non servirà alcuna ricetta medica. Fortacin dovrà seguire lo stesso iter pubblicitario del Viagra e quindi non potrà essere sponsorizzato per cui dovrà farcela da solo e serviranno diversi mesi per decretarne il successo o meno. L’azienda farmaceutica che l’ha realizzato, ovvero l’italiana Recordati, resta fiduciosa che la nuova creatura saprà ritagliarsi la sua fetta di mercato.
L’importante sarà superare i tabù e ammettere le proprie difficoltà in ambito sessuale. Lo spray sarà facile da usare e agirà velocemente. Potenzialmente Fortacin può contare su milioni di potenziali clienti in tutto il mondo e su 4 milioni solo in Italia. Queste le cifre da citare quando si parla di eiaculazione precoce, senza contare l’assenza di concorrenti sul mercato: l’unico farmaco che al momento cerca di combattere la disfunzione è Priviligy, un farmaco da assumere per via orale e che agisce sul sistema nervoso centrale. Tutt’altra cosa rispetto allo spray da applicare direttamente sulla ‘zona interessata’, per sdrammatizzare e risolvere un problema che non deve più spaventare.
Photo credits Facebook