Stupore per il risveglio è una donna siciliana che era in coma vegetativo da 45 mesi. I figli gioiscono e i medici restano sbalorditi per questo evento fuori dal comune.
La storia della signora Rosalba Giusti, una sessantottenne di Palermo, ha del miracoloso: dopo 45 mesi di coma vegetativo, ovvero poco meno di 4 anni, ha aperto gli occhi all’improvviso e si è svegliata. Inutile raccontare la gioia dei figli, quasi rassegnati alla perdita del genitore. Ai loro festeggiamenti si è aggiunto lo stupore dei medici, che da scienziati nutrivano ancora meno speranze in questo lieto fine a sorpresa (LEGGI ANCHE: ITALIANO ESCE DAL COMA. AL RISVEGLIO È FRANCESE!).
La signora Rosalba, dopo aver letteralmente schivato la morte, sta più che bene: non ha avuto dubbi nel riconoscere i figli e, a richiesta, non ha problemi nel cantare le canzoni dei suoi amati dici della musica italiana: Claudio Baglioni e Massimo Ranieri. Insomma, una salute di ferro e una cartella clinica distante anni luce da quella compilata dai medici solamente poche settimane prima. Ora ovviamente sarà necessaria una degenza in un centro di recupero specializzato e i figli della signora si sono lamentati dell’assenza di strutture adatte: la donna è ricoverata all’ospedale Bonino Pulejo di Messina e le loro trasferte per assistere la mamma sono lunghe e costose. L’unica alternativa è il reparto Risvegli dell’ospedale Giglio di Cefalù.
Il servizio sanitario ha preso in carico la richiesta ma è pur vero che adattare altre strutture a quel tipo di servizi potrebbe comportare un impegno decisamente imponente in termini di tempo e risorse. La signora Rosalba non ha tutto questo tempo poiché necessita di aiuto immediato. Per questo sarà obbligata a restare a Messina, proprio lì dove ha seminato scompiglio e stupore generale con la sua tenacia nel tenersi attaccata alla vita. Persino Renato Scienza, neurochirurgo di fama internazionale, ha commentato la vicenda in maniera netta: “È un caso davvero eccezionale”. Dalla sua vicenda non si può che trarre un insegnamento positivo e carico di speranza: mai dire mai, non ci si dovrebbe arrendere nemmeno all’evidenza dei dati scientifici.
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