Una volta archiviati i primi 40 anni, ci si deve preparare ai successivi 40 nel migliore dei modi. Il corpo ha bisogno di qualche attenzione in più: 3 segreti per rimanere al top compleanno dopo compleanno.
Dopo i 40 anni gli uomini si sentono dei novelli George Clooney mentre molte donne vivono una seconda giovinezza in stile Claudia Schiffer-Jennifer Aniston. Nulla di male, anzi, però il corpo ha delle necessità diverse rispetto al passato e occorre assecondarle al 100 per cento se si vuole restare in forma. In effetti il primo aspetto da constatare riguarda il peso: il metabolismo rallenta, si tende ad ingrassare più facilmente e parallelamente è più difficile perdere peso.
Qualche consiglio d’insieme può tornare utile, considerando che qualsiasi nutrizionista partirebbe da queste stesse indicazioni con un paziente ormai entrato negli ‘anta’. Prima di tutto non bisogna perdere l’autostima e la voglia di piacersi (e di piacere): non ci si deve trascurare, poiché il rischio è mettere a repentaglio la salute oltre che il proprio aspetto fisico.
- Dimagrire = smettere di ‘spizzicare’ fuori pasto + praticare attività fisica (anche moderata, passeggiando per una mezz’ora). L’equazione è semplice proprio come lo sono i consigli che la compongono. Non servono molte risorse, solamente un po’ di autocontrollo e voglia di fare. Restare nel proprio peso forma è importantissimo: si aiutano cuore, ossa, circolazione sanguigna e vene, fegato, intestino. Occorre bere molta acqua, meglio se naturale, e bruciare i grassi superflui: tutto il corpo sembrerà aver preso una boccata d’aria fresca.
- Cucinare sano: dopo i 40 anni si è perfettamente autonomi e liberi di seguire l’alimentazione che si preferisce. Cucinare sano equivale a vivere sano: niente merendine (meglio la classica torta fatta in casa), niente fritture (salvo qualche sporadica eccezione che ci si può certamente concedere), stop a piatti pronti, strutto e via dicendo. Pesce grasso (salmone, tonno, sardine, etc) e carne rossa devono essere limitati, così come zuccheri, dolci, superalcolici e sale. Tuttavia, la regola è di non rinunciare a nulla: limitare sì, eliminare del tutto no. Ne va del proprio benessere psico-fisico.
- Non saltare i pasti: il corpo percepirebbe quel digiuno come una crisi e assimilerebbe di più nel pasto successivo. Anche la colazione va fatta per forza: mangiare al mattino fa sì che il fegato interrompa la produzione di zucchero intrapresa durante la notte. Andrà bene anche limitarsi ad un caffè e qualche fetta biscottata, una spremuta o un frutto.
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