Cercare di arginare patologie croniche quali diabete e celiachia è uno dei principali obiettivi della scienza. Una ricerca spiega in che modo una speciale farina a base di fagioli può fare un contributo risolutore.
Per chi soffre di diabete e celiachia (LEGGI ANCHE: LA CELIACHIA PUÒ COLPIRE ANCHE LA PELLE, ATTENZIONE ALLE TRASGRESSIONI) il momento dei pasti o degli spuntini può diventare un vero incubo, soprattutto se non si è a casa. Locali e ristoranti sono obbligati a riportare i dettagli degli ingredienti di ogni piatto presente nel menù, eppure quando si combatte con problemi così seri la scelta è spesso ridotta ai minimi termini. Senza contare che in base alla gravità della propria patologia i cibi potrebbero essere contaminati anche solamente da una scarsità di igiene (come ad esempio l’aver poggiato un alimento senza glutine dove prima era stato messo uno ‘normale’… senza aver prima ripulito la superficie). Insomma, il pericolo è sempre in agguato ed è necessario restare con gli occhi aperti in ogni momento della giornata.
Alla luce di questo stato di cose, appare più che mai fondamentale trovare dei modi che siano in grado di nutrire diabetici e celiaci, di soddisfare il loro palato e, perché no, di migliorare le loro condizioni di salute. Francesca Sparvoli dell’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha condotto uno studio che va proprio in questa direzione. I risultati hanno evidenziato l’apporto dato alla causa da una farina a base di fagioli, realizzata con lpa1 e la tipologia Lady Joy in combinazione con proporzioni di farina di mais o frumento.
Con questa farina sono stati realizzati anche dei biscotti, dal sapore gradevole e dagli effetti sorprendenti grazie al mix vincente di nutrienti: un maggior numero di fibre, meno amido, un bilanciamento degli amminoacidi più affine a persone affette da celiachia e diabete. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Plant Science, la quale ha elogiato l’utilità del prodotto per tutti quelli che devono subire privazioni a tavola proprio a causa di questi problemi alimentari. Come sfruttare l’entusiasmo derivato da questa scoperta? La dottoressa Francesca Sparvoli non ha dubbi: commercializzando al più presto questi biscotti per regalare un alleato in più a chi soffre di diabete e celiachia.
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