La prevenzione non è mai abbastanza, soprattutto se si parla di malattie che si trasmettono facendo sesso. Sì, perché le malattie sessualmente trasmissibili sono in forte aumento tra i giovani. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha calcolato che ogni anno nel mondo si ammala 1 giovane su 20, facendo registrare circa 340 milioni di nuovi casi di malattie sessualmente trasmesse (Mts). In particolare tra gli under 25 i casi arrivano a 111 milioni. Ma quali sono le malattie più diffuse? E come si trasmettono?
Candida, Trichomonas, Chlamydia, Gonorrea, Hiv, Herpes genitale e Papilloma virus sono solo alcune delle patologie trasmesse attraverso i rapporti sessuali di cui i giovani hanno scarsissima consapevolezza, mettendo così a rischio la salute con malattie fastidiose che si prolungano nel tempo o anche in modo molto grave, se non irreparabile nei casi più gravi.
L’Hiv è sicuramente il virus più pericolo e probabilmente più conosciuto. Meno informati i ragazzi sulle malattie delle vie genitali, come Candida e Trichomonas, che sono molto fastidiose e guariscono solo dopo un’apposita terapia. Poi ci sono la Chlamydia e la Gonorrea, infezioni di per sé non gravi, ma che devono essere diagnosticate con tempestività per evitare di mettere a rischio gli organi genitali interni come l’utero, le ovaie, le tube (per le donne) e i testicoli e la prostata (per l’uomo).
Malattie sessualmente trasmissibili come l’Herpes genitale e il Papilloma virus inoltre mirano dall’interno dell’organismo organi molto sensibili e possono comportare delle pericolose forme pre-tumorali. C’è anche il rischio dell’infertilità, causata da vari generi di batteri, virus, funghi o parassiti che potrebbero, ad esempio, portare la donna ad avere la malattia infiammatoria pelvica (PID).
Una delle concause della scarsa informazione dei giovani sui rischi che corrono facendo sesso non protetto è il continuo abbassarsi dell’età in cui si inizia a diventare sessualmente attivi. “L’età media in cui le ragazze scoprono il sesso” ha dichiarato Susanna Esposito, Presidente Sitip (Società Italiana di Infettivologia Pediatrica), “si è notevolmente abbassata (nel 7% dei casi già tra i 13-14 anni) ma non si riscontra ancora un’adeguata consapevolezza che anche attraverso un singolo rapporto si può contrarre una malattia trasmessa sessualmente” (fonte Ansa).
Spesso non risulta chiaro tra i giovani neppure come si possono trasmettere queste malattie. Molti giovani credono che solo attraverso il rapporto sessuale completo si corra il rischio di essere contagiati. Lo stesso livello di pericolo si corre invece anche praticando rapporti orali e rapporti anali. Infine, come spiega ancora la dottoressa Esposito: “Per alcune malattie, come ad esempio i condilomi, il contagio può avvenire anche condividendo biancheria o oggetti intimi. Tra queste malattie la più temibile è certamente l’infezione da Hiv, che si trasmette attraverso il sangue, lo sperma e le secrezioni vaginali.” (fonte Ansa).
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