Il fidanzato non piace alla mamma? È la sindrome di Giulietta!

Il parere della mamma nei confronti del fidanzato della figlia a volte è più severo di quanto ci si potesse aspettare. Alcuni scienziati hanno provato a capirne il motivo e l’hanno chiamata la ‘sindrome di Giulietta’.

Molte mamme criticano il fidanzato della figlia e insistono affinché lei lo cambi. Quello nuovo, però, nella maggior parte dei casi non sortisce effetti molto diversi. I professori Leif Edward, Ottesen Kennair e Robert Biegler della Norwegian University of Science and Technology hanno voluto dedicare uno studio a questo complicato rapporto. In realtà gli scienziati avevano cominciato già da anni, eppure adesso hanno deciso di ampliare il campo di ricerca considerando anche la disapprovazione delle sorelle, un dissenso che può apparire ancora più strano rispetto quello della mamma.

Prendendo spunto dalla tragedia Shakespeariana ambientata a Verona, la scienza ha definito questa situazione “effetto Giulietta”, visto che il meccanismo della storia (la mamma di Giulietta vorrebbe un matrimonio con il conte Paride e non con Romeo) non differisce molto dallo scenario moderno. Usando le parole più semplici, i professori hanno spiegato che ogni donna sceglie un compagno attraente poiché è segno di buona salute e della capacità di trasmettere buoni geni ai figli che verranno dalla coppia.

Madre e sorelle, invece, hanno una prospettiva diversa: per loro è importante che il partner sia in grado di dare un sostegno nel lungo periodo più che nel breve, sappia mantenere il nucleo familiare e magari dia vantaggi all’intera discendenza. Ovviamente tale convinzione contrasta con le decisioni che loro prenderebbero per se stesse, visto che preferirebbero un uomo affascinante o anche un rubacuori.

Nel dettaglio, la ricerca ha domandato alle partecipanti di illustrare le caratteristiche di un ipotetico partner ideale per se stessi e per le sorelle. La maggior parte delle donne ha elencato le stesse qualità: fedeltà, serietà e affidabilità rimangono ai primi posti. Tuttavia questi aggettivi si adattano maggiormente al partner della sorella, mentre per il proprio compagno compaiono altri termini: fascino, sincerità, capacità di soddisfare sessualmente (LEGGI ANCHE: SESSO: GLI ERRORI DA NON FARE MAI A LETTO SIA PER LUI CHE PER LEI). Lo studio sottolinea infine che tali comportamenti non sono nemmeno consapevoli: si tratta di esigenze più profonde e spesso inconsce ma che in ogni caso influiscono sulla definizione del famoso ‘principe azzurro’.

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