Tutti coloro che avevano scelto la sigaretta elettronica per fare un favore alla propria salute senza rinunciare al vizio del fumo dovranno trovare un’alternativa: l’Unione Europea sta facendo ricerche più accurate ma c’è chi invita a regolamentare in modo più severo le e-cig poiché non vi sono tracce della loro ‘innocuità’.
Il tema delle sigarette elettroniche al momento è piuttosto combattuto: se da una parte ci sono i suoi estimatori, pronti a difenderla e a giurare che aiuta a smettere di fumare, dall’altra ci sono i suoi detrattori ricchi di argomentazioni altrettanto valide (LEGGI ANCHE: SIGARETTA ELETTRONICA DI NUOVO SOTTO ACCUSA: AUMENTA IL RISCHIO DI CANCRO?). L’e-cig, quindi, fa male alla salute oppure no? Vytenis Andriukaitis, che ricopre il ruolo di commissario dell’Unione Europea per la salute, ha fatto delle affermazioni piuttosto pesanti al riguardo: Il mercato delle sigarette elettroniche va regolamentato nella maniera più rigorosa possibile perché, a mio parere, è pericoloso per la salute pubblica.
Ma quali sarebbero questi pericoli? A quanto pare bisognerà aspettare ancora qualche mese per avere una risposta certa e scientificamente provata, visto che sta per essere pubblicato una ricerca dettagliata proprio su questo tema. Nell’attesa, bisognerà credere alle dure parole di Andriukaitis, il quale sembra assolutamente deciso ad andare avanti per la sua strada: La Commissione sta cercando di raccogliere ogni tipo di informazione presso esperti e vari organismi responsabili per studiare come disciplinare il settore.
Nuove tasse in arrivo? Sembrerebbe proprio di sì. D’altronde non esiste alcuna prova della reale innocenza delle sigarette elettroniche, anzi, semmai esistono studi pronti a confermare il credo di Andriukaitis. I ricercatori della John Hopkins Bloomberg School of Public Health, per esempio, hanno affermato che la sigaretta elettronica lede la risposta immunitaria dei polmoni, favorendo così le infezioni respiratorie. Il suo vapore, pur producendo effetti lievi, danneggia alcune proteine del corpo e lo espone in questo modo ad attacchi virali anche gravi. Se ciò non bastasse aumenta anche la presenza dei radicali liberi, i quali a loro volta sono responsabili del danneggiamento delle cellule e dell’invecchiamento. Insomma, tasse o non tasse, le controindicazioni di certo non mancano e bisogna tenerne conto prima di abbandonare un vizio, quello del fumo, per acquisirne uno altrettanto pericoloso (o quasi).
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