Chi non ama ricevere un bel mazzo di rose? Ma ancora più bello è averle nel proprio giardino o sul terrazzo. Non è una pianta così difficile da curare, basta conoscere le sue abitudini e scegliere i momenti più adatti per annaffiare, trapiantare e potare.
Elencare tutti i tipi di rose esistenti sarebbe un’impresa: la natura si è data decisamente da fare e, come se non bastasse, l’uomo ha creato altre specie ibride. Ogni varietà ha il proprio fascino e i propri motivi per essere scelta e curata, per questo vale la pena recarsi in un vivaio e lasciarsi guidare dal proprio cuore (LEGGI ANCHE: GERANI, LE PIANTE CHE NON POSSONO MANCARE DAL TERRAZZO. TIPI, TRAPIANTO, PARASSITI).
Volendo dividerle in categorie, si possono citare gli ibridi di Tea (le più profumate in assoluto), le rose floribunda (create dall’uomo, sono tra le più vendute insieme agli ibridi di Tea), quelle da parco (capaci di occupare immense superfici), le rose sarmentose e le rose liana (entrambe rampicanti), quelle coprisuolo (adatte se si vuole realizzare una bordatura di rose, poiché creano un cuscino basso e folto) e quelle miniatura (alte da 10 a 40 centimetri, permettono di godere della bellezza di questo fiore pur non disponendo di spazi immensi). Le loro caratteristiche sono raccontate dal nome che portano ma da un punto di vista estetico nessuna varietà può rivelarsi una scelta sbagliata.
Oltre alla sua indubbia bellezza, la rosa viene scelta per la facilità con cui può essere coltivata. Non serve essere degli esperti giardinieri, infatti, per ottenere fioriture abbondanti e piante vigorose. Il trapianto va eseguito da metà ottobre a metà maggio: novembre e dicembre sono i mesi migliori per la terra fresca, mentre nei terreni pesanti o in alta quota va bene aspettare febbraio-marzo. Radici e rami vanno tagliati prima di piantare le rose, si può quindi approfittare della situazione per liberarsi delle estremità danneggiate. Il luogo più adatto alla loro collocazione è un posto areato e soleggiato: i più puntigliosi possono mettere il vaso a sud-est o a sud-ovest, ma mezza giornata di sole garantisce comunque una buona fioritura.
I parassiti attaccano le rose principalmente nei periodi di maggior caldo (giugno-luglio). I più comuni sono gli afidi, i tripidi, il ragnetto rosso, la cocciniglia della rosa, le mosce della rosa, i bruchi e alcune specie di coleotteri. Gli afidi si attaccano al retro della rosa e succhiano la linfa e accartocciandole; i tripidi si cibano dei boccioli; il ragnetto rosso ingiallisce le foglie, le mosche depongono le uova nei fusti potati. Il bruco, tuttavia, è il nemico peggiore: alcune specie di farfalle sono le responsabili dell’infestazione e pochi esemplari sono sufficienti a divorare molte foglie in breve tempo (queste appariranno scheletrizzate). Per curare la pianta occorre rimuovere il parassita (spesso sono evidenti), nonché ricorrere ad un acaricida o un insetticida specifico.
Photo credits Facebook