L’ora di educazione fisica dovrebbe essere accolta come una nota positiva all’interno dell’orario scolastico: permette di approcciarsi ai compagni in modo diverso, allenta la morsa dello stress tra un compito in classe e un’interrogazione, costringe anche i meno sportivi a praticare un po’ di movimento. Nonostante ciò sono in molti a vivere male il tempo passato in palestra, senza contare che la maggior parte delle giustificazioni che vengono portate dai ragazzi sono solo delle scuse per potersi astenere. I motivi possono essere tanti, eppure non sempre si tratta di pigrizia.
Una ricerca dell’Università inglese di Portsmounth, dell’Hampshire, precisa che il problema non va affatto sottovalutato. Chi non fa sport in età giovane, infatti, difficilmente lo farà da adulto. Inutile elencare quali potrebbero essere i problemi per la salute, vista l’importanza dell’attività motoria per tutte le funzioni vitali dell’organismo. Bisogna forzare i propri figli? In parte. La cosa più importante da fare, piuttosto, è capire il motivo che porta i ragazzi a disertare l’ora di educazione fisica. L’età adolescenziale è la più delicata e sopraggiungono una serie di problematiche: disagio, vergogna, paura di essere derisi dai compagni e soprattutto, per le bambine, l’imbarazzo per la crescita del seno. Questo resta infatti uno dei maggiori motivi di paura e spinge a trovare qualsiasi scusa per allontanarsi da occhi indiscreti e possibili battutine (ovviamente ci sono delle eccezioni: alcune addirittura ricorrono alla chirurgia estetica prima dei 17 anni!).
Oltre al senso di pudore, il blocco deriva da un vero e proprio dolore. Le ragazzine spesso non sono in grado di scegliere il reggiseno giusto per fare sport e si limitano ad indossare la biancheria che usano nella vita di tutti i giorni. Sarebbe opportuno utilizzare un indumento più adatto (in commercio esistono top di tutti i tipi e tutte le forme) affinché le teenager possano sentirsi a proprio agio e al tempo stesso evitino di farsi male. Le mamme sono avvertite: il problema non va sottovalutato e può essere risolto con un semplice discorsetto e un po’ di shopping.
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