Emicrania: l’abuso di antidolorifici può farla divenire cronica

Soffrite di emicrania? “Mal comune mezzo gaudio” si suol dire, anche se in questo caso il mezzo gaudio è relativo, mentre i numeri delle persone che lamentano mal di testa sono davvero impressionanti: 7,2 milioni di italiani, ossia il 12% della popolazione, una percentuale che sale al 18% se si prendono in considerazione soltanto le donne. Questi dati confermano che si tratta della più frequente malattia neurologica nei Paesi sviluppati. Nonostante sia così esteso lo spettro della gente colpita ancora ci sono numerosi punti interrogativi riguardo le cause e soprattutto i trattamenti più indicati, perché spesso quelli che sembrano più immediati, alla lunga possono avere l’effetto boomerang.

LEGGI ANCHE: CEFALY , IL PRIMO CERCHIETTO ANTI EMICRANIA

Intervistato dalla Stampa, il dottor Giovanni Battista Allais, responsabile del Centro cefalee della donna dell’Università di Torino all’Ospedale Sant’Anna, ha svelato per esempio che un uso eccessivo di antidolorifici, quando si ha una semplice emicrania, può farla durare molto di più. “L’emicranico deve cercare di stressarsi di meno, di dormire in maniera regolare e stare attento ad evitare alcuni alimenti se capisce che gli creano problemi. Invece ci sono molte persone che abusano di farmaci, non sapendo che così rischiano fortemente di trasformare la loro condizione in cronica“. Piuttosto che assumere medicinali in continuazione, è quindi consigliabile alternali a metodi alternativi come l’agopuntura o la fitoterapia.

LEGGI ANCHE: COME COMBATTERE IL MAL DI TESTA CRONICO

L’agopuntura è ormai accreditata come ugualmente efficace se non più efficace delle altre terapie di profilassi emicranicaha alcuni prodotti anche efficaci che vengono usati nella profilassi dell’emicrania” afferma il medico, mentre per quanto riguarda l’aiuto delle piante “Alcuni derivati di esse, dal partenio al ginko biloba, sono usatissimi nei prodotti che vengono utilizzati per la profilassi antiemicranica. Dobbiamo dire però che sull’efficacia della fitoterapia non esistono ancora prove assodate“. Spazio invece al biofeedback, una tecnica di rilassamento tipo il training autogeno che insegna a distendere la muscolatura del capo e del collo e serve a controllare sia l’emicrania che le cefalee di tipo tensivo.

Foto by Facebook

Gestione cookie