Allarme gotta: i cibi insospettabili che possono causarla e le cure

La gotta è conosciuta da almeno 2000 anni ed è considerata per questo una delle malattie umane note da più tempo. Nell’antichità era chiamata la “malattia dei re” in quanto associata a uomini benestanti che si lasciavano troppo andare in cibi e bevande di lusso. Nonostante si conosca da così tanto tempo, questa patologia è ancora molto comune e anzi di recente i medici hanno fatto scattare un allarme perché c’è stato un significativo incremento dei casi. Questo per colpa delle nuove abitudini alimentari dei Paesi industrializzati che hanno nelle principali diete alimenti che contengono acido urico, il responsabile principale della gotta.

L’acido urico è un prodotto di rifiuto del metabolismo. Normalmente è eliminato attraverso l’attività dei reni, ma quando la quantità di acido urico è superiore a quella che il rene riesce a smaltire, si accumula formando dei cristalli. La deposizione di questi cristalli che assumono configurazione aghiforme nella pelle, nelle articolazioni e nei reni crea dolore. La carne è sempre stata additata come il nemico numero uno, ma in realtà ci sono molti cibi insospettabili che contengono la molecola organica di origine naturale causa del malanno. Esaminando i consigli per la prevenzione redatti da una ricerca dell’università di Bologna, fra gli alimenti da evitare (o per lo meno moderare) si trovano, oltre a frattaglie, molluschi e selvaggina, anche cereali integrali, legumi, frutta secca a guscio e ortaggi come spinaci e cavolfiori.

Perfino il pesce, se mangiato con eccessiva frequenza, può essere dannoso perché, come la carne, contiene purine, sostanze dal cui metabolismo deriva l’acido urico. Attenzione anche a superalcolici e birra, che possono ridurre l’eliminazione dell’acido per via renale. Così come il fruttosio e gli altri dolcificanti. Questo non vuol dire eliminare totalmente questi alimenti, ma tenerli presenti nel caso di gotta, che si presenta, solitamente la notte, come un’infiammazione delle articolazioni che provoca dolore e gonfiore intensi. Il rimedio più efficace è proprio quello di gestire al meglio ciò che si mangia ed è l’unico modo per evitare ricadute. La patologia può affliggere chiunque: gli uomini sono più esposti, ma la situazione si ribalta quando le donne entrano in menopausa.

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