La mimosa è una grande protagonista della Festa della Donna e di tutto il mese di marzo: qualche curiosità e consigli utile per prendersi cura di uno dei fiori più popolari in assoluto.
La mimosa viene immediatamente collegata alla Festa della Donna: che 8 marzo sarebbe senza un bel rametto tipicamente giallo e profumatissimo? Il loro legame è di carattere storico: sono state le italiane a eleggere la mimosa come pianta delle donne. Era il 1946 e l’Unione Donne Italiane (UDI) cercava un fiore che potesse celebrare la loro festa. Considerando che la mimosa è una delle poche piante ad essere fiorite all’inizio di marzo e che, in più, è poco costosa, si comprende perché la scelta fu quasi obbligata ma certamente fortunata.
Le specie più conosciute di mimose sono l’Acacia Dealbata e la Mimosa Retinoides, detta delle quattro stagioni. Si tratta di una pianta sempreverde dalla crescita veloce, tra i 50 e i 100 centimetri ogni anno, che necessita dell’esposizione diretta al sole e di un terreno da neutro a leggermente acido. Inutile descrivere il fiore, universalmente conosciuto per i suoi piccoli fiori gialli molto profumati: di solito l’Acacia Dealbata sboccia tra dicembre e marzo mentre la fioritura della Mimosa Retinoides si ripete per tutto l’anno con una particolare densità da maggio a settembre.
Tutte le mimose possono essere coltivate in vaso, l’importante è ripararle dal gelo durante l’inverno. La pianta comincia a soffrire quando la temperatura scende sotto i -5 gradi centigradi e può morire se rimane a lungo al di sotto dei -10. In inverno non è una cattiva idea coprire le radici più superficiali e il punto di innesto con una rete, paglia o foglie morte. Le mimose non sopportano gli eccessi d’acqua poiché sono resistenti alla siccità, eppure occorre annaffiare le nuove piante con particolare attenzione nelle sue prime due estati di vita. La potatura deve essere prevista dopo la fioritura di marzo, tagliando a metà i rami sfioriti per compattare l’arbusto.
Quando si riceve un mazzo di mimose ci sono delle accortezze da adottare per evitare che il fiore muoia presto. Prima di tutto il ramo va immerso in abbondante acqua pulita, fresca e acida. L’acidità può essere conferita da due gocce di limone. Il vaso va posizionato in piena luce ma lontano da fonti di calore (i termosifoni rappresentano un grande nemico), sia per evitare che la mimosa rilasci troppa acqua tramite la traspirazione sia perché non tollera temperature superiori ai 20 gradi centigradi.
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