Metodi contraccettivi: le italiane vogliono cambiare, boom per Jaydess

Il 90° Congresso Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), in scena a Milano fino al 21 ottobre, ha dato una nuova e più attuale visione del legame che c’è tra le ragazze e la sessualità. Da un’indagine internazionale condotta in 12 Paesi su oltre 5.900 donne d’età compresa tra i 20 e i 30 anni, è risultato che il 37% di loro vuole più informazioni su benessere e salute sotto le lenzuola e una su due desidera saperne di più su tutti i metodi contraccettivi disponibili, riguardo ai quali c’è ancora parecchia ignoranza. Le prime conclusioni sono affidate al prof. Paolo Scollo, presidente nazionale SIGO: “Le giovani donne non hanno ancora una corretta cultura sulla sessualità. Sei su dieci ritengono sia normale provare dolore durante i rapporti sessuali. Il 56% non conosce la posizione esatta della vagina. Mentre per il 5% il coito interrotto può essere un valido modo per prevenire una gravidanza indesiderata“.

Dal meeting di Milano emerge soprattutto la sempre maggiore attenzione sui contraccettivi di ultima generazione. “Il 44% delle italiane vuole cambiare il contraccettivo che sta attualmente utilizzando – afferma la professoressa Valeria Dubini, Consigliere Nazionale SIGO -. I principali motivi di questa scelta? Innanzitutto c’è voglia di maggiore protezione contro le gravidanze indesiderate. Poi si cerca un metodo che azzeri i possibili rischi di assunzione o utilizzo e che liberi dalla routine contraccettiva“. Ecco spiegato il recente boom di vendite per Jaydess, il sistema intrauterino smart più piccolo al mondo, già campione dei vendite negli Stati Uniti. Ha un’efficacia di oltre il 99% per tre anni ed è un sistema “fit and forget” ovvero metti e dimentica: una volta inserito in utero la donna non ha più preoccupazioni. Non interferisce con i rapporti sessuali anzi ne favorisce la spontaneità ed è preferito a pillola e spirale.

Metodi contraccettivi: le italiane vogliono cambiare, boom per Jaydess

Attenzione però alla disinformazione che gira su Internet, il luogo da cui la maggior parte delle fanciulle attinge le notizie. Secondo il sondaggio effettuato, una donna su cinque pensa infatti che i sistemi intrauterini non siano adatti per le donne che non hanno mai avuto un figlio. Il 24% crede che possano compromettere la fertilità femminile e per il 12% invece provocano un aumento di peso. In realtà, i dispositivi di ultima generazione come il Jaydess non presentano questo genere di controindicazioni. Hanno dimensioni molto ridotte e quindi possono essere utilizzati anche da chi non ha mai affrontato una maternità, inoltre, a differenza dei vecchi metodi ormonali, hanno un’azione locale e la concentrazione di progestinico nel sangue risulta minima.

Per fare ulteriore chiarezza la SIGO ha realizzato il booklet Tutto quello che devi sapere sulla contraccezione “fit and forget”, che sarà distribuito nei prossimi mesi negli ambulatori di ginecologia e nei consultori del nostro Paese. In più sul sito www.sceglitu.it c’è la possibilità di sottoporre a numerosi esperti del settore le vostre domande e trovare notizie sicure e certificate.

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