Mettere a letto i propri figli e legger loro la favola della buonanotte è un rituale vecchio come il mondo, con i genitori che si scambiano il ruolo a seconda di stanchezza ed esigenze sperando che i loro pargoli prendano sonno. Un’abitudine sacra, che però viene ora messa in dubbio da uno studio dell’Università di Harvard. La ricerca non mette in discussione l’utilità del raccontare le fiabe ai piccini, ma afferma che a bordo letto sarebbe meglio ci fosse il padre e non la madre. Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Hansel e Gretel e chi più ne ha più ne metta hanno più efficacia nello sviluppo mentale dei fanciulli se a narrargliele mentre gli vengono rimboccate le coperte è il babbo.
“L’impatto è enorme, soprattutto se i papà iniziano a leggere ai loro bambini quando hanno meno di due anni. La lettura è vista come un’attività femminile, ma i bimbi sembrano essere più in sintonia con i loro papà in questa attività prima di addormentarsi”, ha spiegato la dottoressa Elisabeth Duursma, responsabile del progetto e divulgatrice dei dati. Secondo lo studio di Harvard questa differenza è dovuta alle domande poste dai papà durante la lettura, che sembrano aver stimolato nei bambini durante il riposo una maggiore attività nelle cosiddette “imaginative discussions” rispetto alla media. Sempre leggendo i dati forniti dalla ricerca inglese, sono in particolare le bambine a trarre più vantaggi. La spiegazione che si sono dati gli studiosi è che uomini e donne hanno un approccio differente nei confronti degli aspetti della quotidianità.
Le mamme tenderebbero a concentrarsi più sugli aspetti concreti della storia, simile per qualche verso a quello delle maestre di scuola, mentre i padri punterebbero alla divagazione, quindi a domande più astratte e a discussioni più fantasiose. “Tutto ciò è magnifico per lo sviluppo del linguaggio dei bambini perché devono usare maggiormente il loro cervello. Dal punto di vista cognitivo è molto più stimolante“. La ricerca ha ulteriormente dimostrato che quando i genitori leggono ai bambini favole prima di andare a letto, migliora la qualità dei bimbi nelle relazioni interpersonali e soprattutto nei risultati scolastici e accademici futuri. Nonostante questi vantaggi, dall’indagine è uscito che solo il 50% dei genitori ha questa abitudine e non sempre ogni giorno. Stanchezza e vicissitudini della quotidianità a parte, è uno “sforzo” che andrebbe fatto anche perché dopotutto la durata ideale per una favola da raccontare al figlio è appena di otto minuti e sei secondi.
Foto by Facebook