Studi recenti avevano annunciato la scoperta del gene che provoca la miopia nei bambini, ovvero una variante dell’Aplp2, e i ricercatori stanno approfondendo la questione affinché si possa intervenire su di esso e risolvere il problema alla radice. Nel frattempo scende in soccorso dei bambini un’altra scoperta, ben più pratica: trascorrere più tempo all’aria aperta riduce drasticamente il problema. A svelarlo è uno studio cinese portato avanti dall’Università di Sun Yat-sen a Guangzhou: per tre anni diverse classi elementari hanno avuto l’opportunità di svolgere alcune attività scolastiche in cortile e il risultato è stata una vistosa diminuzione della miopia.
In Cina il problema è molto sentito poiché soffre di miopia quasi il 90 per cento dei ragazzi. Lo studio è stato portato avanti su larga scala, coinvolgendo circa 2000 studenti di età compresa tra i 6 e i 7 anni di 12 scuole diverse: chi non ha trascorso lo stesso tempo all’aria aperta ha evidenziato quasi il 10 per cento in più di casi di miopia precoce (che nella maggior parte dei casi conduce poi alla miopia patologica). Questa incidenza non può certo essere trascurata e potrebbe aprire le porte ad abitudini completamente diverse. Si parla infatti di numeri elevati, che permettono a centinaia di bambini di sperare di ‘scampare’ gli occhiali e le lenti a contatto semplicemente stando all’aria aperta. Questo è il primo studio che ne certifica l’efficacia in modo ufficiale, sebbene sia noto che i vantaggi di una vita che preveda meno ore chiusi in casa o in classe porti vantaggi globali.
Aumentare il contatto con l’aria aperta favorisce infatti lo sviluppo fisico e psicologico del bambino, la socializzazione (chi non ha mai giocato in cortile con i propri vicini o con i compagni di scuola?), rafforza il sistema immunitario grazie all’aumento dei livelli di vitamina D, protegge dalla comparsa di patologie gravi quali diabete, osteoporosi e malattie cardiovascolari. Genitori e insegnanti sono avvisati: quando possibile, i bambini devono passare qualche ora all’aria aperta. I vantaggi sono troppi per essere ignorati e solo gli oculisti potrebbero lamentarsene. Resta da scoprire quali attività giovino particolarmente alla causa e il numero di ore minimo di cui si necessita: i ricercatori stanno proseguendo proprio su questa strada.
Foto by Facebook