Pancia gonfia anche nel periodo estivo? Con il caldo si tende a mangiare meno, ma comunque c’è chi ha ancora questo problema. Esistono dei cibi specifici per evitare il disturbo e c’è chi consiglia la dieta del finocchio. Alcuni studiosi italiani comunque hanno deciso di approfondire l’annosa questione, scoprendo che circa il 20 per cento degli italiani (circa dodici milioni di persone) ne soffre. “Per oltre due anni – ha spiegato Enrico Stefano Corazziari, dell’unità di Gastroenterologia A dell’Università Sapienza di Roma attraverso un’intervista a Adnkronos Salute – abbiamo sottoposto a una dieta personalizzata quasi un centinaio di persone, che hanno evitato di mangiare determinati alimenti ad alta capacità fermentativa (Fodmap), come legumi e lattosio“.
La ricerca è stata condotta su persone con intestino irritabile, tuttavia il regime è adatto anche a tutti quelli che hanno semplicemente la pancia gonfia. Prima di tutto è necessario evitare gli alimenti ad alta capacità fermentativa, ovvero gli oligosaccaridi come i carciofi, i broccoli, l’aglio, i legumi, l’anguria, i cachi, il frumento e il segale; sconsigliati anche quelli che contengono fruttosio come mele, pere, manghi, pesche, formaggi morbidi e freschi, latte ed infine i cibi che hanno i polioli che si trovano nelle susine, nei cavolfiori, nelle ciliegie, nei funghi e nei dolcificanti.
Quali sono gli altri consigli per l’estate? Sicuramente scegliere fra i cereali i prodotti senza glutine e il farro, preferire formaggi stagionati, il latte di soia, verdure come i peperoni, il sedano, la lattuga, le melanzane, la zucca, i fagiolini e mangiare tutti i giorni frutta come i limoni, i mirtilli, le banane, i pompelmi, i mirtilli, i kiwi, i mandarini, le arance, i lamponi, le fragole e l’uva. Ovviamente sono sconsigliati tutti gli altri cibi sopracitati. “La fermentazione dei cibi, in certe persone predisposte – ha specificato Corazziari – può determinare un accumulo di gas che, insieme a un concomitante maggior afflusso di acqua, causano una distensione del lume intestinale. Questo, complice l’ipersensibilità che caratterizza tali soggetti, causa distensione e dolore addominale“.
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