Eva Riccobono, testimonial per caso dell’allattamento al seno: “Non intendo smettere”

La modella e attrice Eva Riccobono ha aggiunto un altro attributo al suo nome: madre. Tra i tanti, questo è sicuramente quello che la completa maggiormente come donna. La diva non ha mai nascosto che la nascita del piccolo Leo, avuto dal dj e compositore Matteo Ceccarini, sia stato uno dei momenti più importanti della sua vita, tant’è che il bambino la segue ovunque. Anche in Puglia, sul set del film Io che amo solo te. La Riccobono non si separa mai dal figlio non per capriccio ma per vera necessità: nonostante abbia 14 mesi, Leo riceve ancora il suo latte materno.

A fronte delle critiche e dello scetticismo di chi vede il bambino troppo grande per essere allattato, la Riccobono ha spiegato le sue ragioni in una recente intervista rilasciata a Vanity Fair: Mio figlio lo allatto tutte le volte che vuole. Se cerca un conforto, piange, viene, fa una ciucciatina e sta tranquillo. […] Fino a tre anni si deve allattare, lo dice la Sanità!”. A quanto pare, in molti la rimproveravano anche di essere troppo magra per allattare. Ma l’attrice ha demolito anche questa accusa: “A parte casi eccezionali di malattie, problemi anatomici o post-operatori, tutte le donne possono allattare, E se questo non fosse vero, in effetti “saremmo l’unica specie a non poter nutrire i nostri piccoli. Saremmo già estinti”.

Eva Riccobono, testimonial per caso dell’allattamento al seno: “Non intendo smettere”

Nessuna paura anche di fronte al dolore fisico che, in alcuni casi, può essere una diretta conseguenza dell’allattamento. “Ho avuto due mastiti e le ragadi. […] I primi giorni ero un’anima in pena, andavo dalle ostetriche e piangevo. Poi la natura ha fatto il suo corso. La Riccobono in effetti non ha tutti i torti. Il latte materno è il miglior alimento per i bambini, necessario a dar loro tutti i nutrienti di cui hanno bisogno nella primissima fase della loro vita. Magari non tutte le donne riterranno opportuno tenere attaccato il figlio al seno per l’intera notte, ma certamente è bene che il neonato usufruisca il più possibile di questo insostituibile alimento.

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