Audrey Hepburn è l’icona di stile per eccellenza, era nota per la sua figura filiforme ed era stata accusata in passato di soffrire di disturbi alimentari. Il segreto della sua forma fisica è stato svelato dal figlio, Luca Dotti, nel libro Audrey at Home: Memories of My Mother’s Kitchen. Il motivo della sua magrezza è avvolto dalla tristezza, è dovuto all’occupazione nazista Arnhem, in Olanda, nel corso del 1944-45. L’attrice di A colazione da Tiffany riuscì a scampare la deportazione, ma la sua vita fu completamente scossa a causa del Nazismo.
“Mangiavamo ortica, tutti volevano bollire dell’erba e aggiungevamo dei tulipani, ma io non lo sopportavo“, disse l’attrice raccontando quegli anni. La sua dieta consisteva in un’invidia belga, dei bulbi di tulipano e tanta acqua per dare l’illusione di essere piena. Pesava solo 40 chili a 16 anni e soffriva di asma, itterizia, anemia acuta e aveva una grave forma di edema. “La mamma portò con lei sempre il ricordo della guerra“, sottolinea il figlio.
Dopo la guerra, Hepburn iniziò una dieta ricostituente a base di fegato, spinaci, muesli e cioccolato. Una passione per l’attrice, secondo lei “aiutava a combattere la tristezza” e in ognuna delle sue case non mancavano mai delle barrette di cioccolata. Se apriva una scatola di cioccolatini, durava due ore. Ed era solita, come riporta il Daily Mail, prendere un po’ ogni sera e preparava anche una deliziosa torta di cioccolata con panna.
Un’altra delle sue passioni era la pasta, “non riusciva a vivere senza“, racconta il figlio Luca Dotti, avuto dal secondo marito, lo psichiatra italiano Andrea. Anche se ne mangiava molta, non ingrassava, e “spesso prendeva anche un secondo piatto, così finiva il suo pasto“, al contrario della tradizione italiana. Ogni volta che tornava da un lungo viaggio l’attendeva “un piatto di spaghetti al pomodoro“. Viaggiava con pasta, olio d’oliva e Parmigiano. Fra le altre passioni: il gelato, il vino, il fumo e lo scotch.
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