Tintarella perfetta? La top ten della frutta che migliora l’abbronzatura

L’estate è alle porte. Il caldo però è già arrivato da diversi giorni. Impossibile non andare al mare e godersi il sole. Ma come fare per avere una tintarella perfetta? Gli esperti consigliano di mangiare molta frutta e verdura, visto che vengono considerati degli abbronzanti naturali. La Coldiretti ha stilato una vera e propria top ten della frutta che abbronza: “Con il grande caldo consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a preparare l’abbronzatura estiva, ma anche a difendersi dai colpi di calore sopratutto se l’alimentazione è accompagnata da comportamenti corretti, come vestirsi con abiti leggeri chiari di cotone o in altre fibre naturali, fare docce tiepide, truccarsi in modo leggero, proteggersi con creme adeguate e usare profumi con essenze naturali“.

Ma quali sono allora questi alimenti? Prima di tutto le carote che contengono 1200 microgrammi di vitamina A, poi gli spinaci e radicchio con 500-600 microgrammi, le albicocche (350-500), la cicoria e lattughe (220-260), i meloni gialli (200), il sedano (180-200), i peperoni (100-150), i pomodori (50-100), le pesche (100), i cocomeri e le ciliegie (20-40). Per avere quindi un’abbronzatura perfetta bisogna consumare cibi ricchi di vitamina A, visto che favorisce la produzione del pigmento melanina nell’epidermide per donare il classico colore scuro alla pelle.

Oltre a carote, radicchio e albicocche – precisa l’associazione – sono d’aiuto alla tintarella anche insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, fragole o ciliegie che sono peraltro disponibili in grande quantità e varietà, con un ottimo rapporto prezzo/qualità in questa stagione“. Ovviamente fra i consigli resta sempre quello di esporsi gradualmente al sole e, naturalmente, evitare le ore più calde, soprattutto nel caso di una carnagione chiara. L’alimentazione aiuta a catturare i raggi del sole, ma allo stesso tempo anche a difendere il nostro organismo dalle temperature troppo elevate. Meglio quindi adeguarsi.

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