E’ un allarme in piena regola che riguarda una considerevole parte della popolazione: le lenti a contatto possono essere veicolo di infezioni oculari perché trasferiscono i batteri dalla pelle all’occhio. E’ quanto emerge da uno studio realizzato presso il Langone Medical Center della New York University e presentato al meeting annuale della American Society for Microbiology a New Orleans. Tramite test genetici ad alta precisione i ricercatori americani hanno analizzato venti persone, di cui nove fanno uso quotidiano di lenti a contatto e undici no. Ebbene, l’ecosistema dei batteri dei portatori delle lenti a contatto nell’occhio è molto più somigliante a quello della pelle delle palpebre che al raggruppamento di batteri tipicamente presenti negli occhi. Le lentine aumenterebbero dunque il rischio di infezioni e infiammazioni; si spiegherebbe così anche il motivo per cui, dal 1970 in poi, l’incidenza delle ulcere corneali è aumentata sensibilmente.
“Speriamo che i nostri esperimenti futuri – ha detto la dottoressa Maria Gloria Dominguez-Bello, una delle autrici dello studio – permetteranno di capire se questi cambiamenti nel microbioma dell’occhio dei portatori di lenti a contatto siano dovuti alle dita che toccano l’occhio o alla pressione diretta della lente che lo colpisce, alterando il sistema immunitario dell’occhio“. Le indagini, in tal senso, continuano e continueranno.
Intanto sono stati identificati ben 5.245 ceppi batterici distinti e sottotipi nella congiuntiva dell’occhio dei portatori di lenti a contatto. “Tali risultati dovrebbero aiutare gli scienziati a comprendere meglio il problema che affligge chi usa le lenti a contatto – aggiungono i ricercatori – Questi ultimi, rispetto a chi non le usa, sono infatti sempre più soggetti alle infezioni oculari“.
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