La vita sedentaria uccide e fare sport non aiuta

La maggior parte delle attività che si svolgono quotidianamente avvengono da seduti: quando si guida, si lavora in ufficio o si guarda la tv siamo sempre poggiati su di una sedia o un divano. Eppure, un nuovo studio che si sta svolgendo negli Annali dell’Internal Medicine ha scoperto che questo tipo di comportamento sedentario aumenta le nostre possibilità di contrarre una malattia o di avere una prospettiva di vita bassa, anche se facciamo attività fisica.

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I ricercatori provenienti da Toronto sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato 47 casi di comportamento sedentario. Gli studiosi hanno inserito in questi casi anche l’attività fisica compiuta ed è emerso che gli effetti negativi che si hanno sull’organismo dopo un giorno trascorso da seduti sono inversamente proporzionali ai benefici che si hanno facendo sport. Naturalmente, più ci si allena, minore è l’impatto del comportamento sedentario. Gli studiosi hanno dimostrato che un comportamento sedentario può portare alla morte per problemi cardiovascolari e al cancro, così come può diventare causa di patologie croniche come il diabete di tipo 2.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’inattività fisica è stata identificata come il quarto fattore principale di rischio di morte per le persone di tutto il mondo. Una seduta prolungata, ossia da otto a 12 ore o più al giorno, ha aumentato il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 del 90 per cento. Che cosa si può fare per ridurre il tempo dedicato ad un’attività sedentaria? I ricercatori suggeriscono di aumentare la consapevolezza di quanto tempo si passa da seduti in modo da ridurlo un po’ durante la settimana. Se si è a lavoro si potrebbe camminare per un minuto una volta ogni mezz’ora. Quando si guarda la tv ci si potrebbe alzare o camminare durante le pause pubblicitarie.

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