È molto saporito, ma la sua bontà non apporta alcun beneficio al nostro organismo. Il cibo spazzatura dei fast food, che negli ultimi anni ha preso piede in Italia, è molto pericoloso per la salute psicofisica del consumatore. Hamburger e varianti, hot-dog, crocchette, patatine fritte, piadine imbottite, paste dolci precotte, salse di ogni genere (maionese, ketchup, senape, ecc.), rappresentano un vero attentato alla nostra salute. Non solo contengono una quantità di calorie molto elevata, ma offrono un basso quantitativo di acqua, vitamine, sali minerali e fibra, importanti elementi nutritivi.
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Apportano, inoltre, una notevole quantità di grassi saturi, idrogenati e colesterolo, ma anche di saccarosio e/o dolcificanti. I rischi dell’alimentarsi in modo frequente con questo genere di alimenti è legato all’incremento del peso, ma anche alla potenziale alterazione del metabolismo lipidico, glucidico e pressorio ematico, causando così malattie quali l’ipertensione e diabete. Accanto ai problemi fisici che possono essere causati da questo tipo di alimentazione, esistono rischi per la salute mentale dei consumatori. Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha dimostrato che mangiare cibo spazzatura rallenta anche i processi mentali rendendo più stupidi.
I risultati dello studio condotto dall’Università della California e pubblicato sulla rivista Physiology and Behavior sono inquietanti: i ricercatori americani hanno riscontrato che le cavie nutrite per sei mesi con cibo spazzatura sono diventate pigre e indolenti e hanno mostrato performance cognitive ridotte della metà rispetto alla norma, che sono rimaste tali anche dopo il ritorno a un’alimentazione sana. Il cibo spazzatura, inoltre, aumenta il rischio di depressione come dimostra uno studio dell’Università di Las Palmas di Gran Canaria. Su un campione di oltre 12mila persone esaminate per un periodo di 11 anni, al termine dello studio 657 che avevano assunto più grassi saturi soffrivano di depressione.
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