Uova di Pasqua, Greenpeace lancia un allarme contro i coloranti

Con la Pasqua alle porte sale l’attesa dei bambini per le uova e soprattutto per le sorprese. Negli ultimi anni in commercio è possibile trovarne numerosi tipi: dal classico cioccolato al latte amato dai più piccoli, a quello fondente, bianco, con le nocciole, per soddisfare tutti i gusti. La varietà non riguarda solo gli ingredienti usati, ma anche le decorazioni, presenti soprattutto nei prodotti artigianali. In questo tripudio di colori e forme si nasconde un nemico: i coloranti. Greenpeace, in occasione della Pasqua 2015, invita alla cautela riguardo le tinture usate per le uova perché la maggior parte di quelle disponibili contengono coloranti azoici che possono avere effetti problematici sulla salute.

La questione riguarda soprattutto le uova sfuse che vengono vendute nei panifici o nei mercati, dove non vi è l’obbligo di identificazione ed è difficile scoprire cosa è stato usato per dipingerle. Secondo un sondaggio su 60 acquistate singolarmente almeno 50 contenevano le sostanze contestate. Al contrario quelle che vengono distribuite nei supermercati sono imballate ed etichettate quindi più sicure, perché i coloranti utilizzati sono innocui e provengono da alimenti naturali e non geneticamente modificati. Greenpeace avverte che i coloranti azoici possono provocare, in particolar modo nei bambini, allergie, orticaria, edema della pelle, asma e stati di iperattività. Basta strofinare la mano sporca sul viso dopo aver toccato il guscio per inalare il prodotto, un vero e proprio rischio per la salute.

Dal 2010 è stata varata una legge europea che stabilisce l’obbligo di avvertire tramite etichetta quando sono presenti coloranti azoici e dei loro possibili effetti. Come riconoscerli? Sul retro è riportata la seguente dicitura: la lettera E più il numero o il nome del colorante. A questa norma però è stata applicata una deroga che riguarda i produttori di uova che ricorrono all’ autocolorazione per decorare. In tema di fai da te l’associazione ambientalista assicura inoltre che è possibile farlo utilizzando elementi biologici come la curcuma, la cipolla o l’uovo.

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