Capita a tutti di avere attacchi di fame incontrollabili: di notte, all’alba, mentre si lavora per spezzare la routine, come gesto di conforto o per sanare un dispiacere. Dietro a quella che alcuni chiamano “fame chimica” si nascondono spesso emozioni negative: ansia, rabbia, stress che cerchiamo di sopperire con il cibo. L’effetto “riempitivo”, tuttavia, ben presto termina e ritornano così gli attacchi di fame. Può diventare un problema ossessivo-compulsivo con effetti anche gravi sulla salute. Ma quali sono i rimedi per smettere? Ecco un elenco di abitudini da seguire:
- Attività fisica. Palestra, corsa, camminata veloce: il benessere psico-fisico successivo all’attività motoria tende a distogliere dall’eccesso di fame e si ha voglia di continuare a prendersi cura di sé, mangiando più correttamente. In caso di tentazione forte, pensate a quanto vi è costato sudare tanto!
- Mangiare lentamente. Godetevi ogni singolo pasto, per quanto piccolo sia. Assaporatelo lentamente, masticando ogni singolo boccone, procedimento questo che tra l’altro aiuta a digerire meglio.
- Fibre. Privilegiare frutta e verdura che, grazie all’alto apporto di fibre, aiutano a ridurre l’assorbimento dei grassi.
- Pasti giornalieri. Non limitatevi a tre pasti, fatene cinque, ma ovviamente più ridotti, magari usando l’escamotage di piatti piccoli. E ricordatevi che una dieta corretta prevede cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.
- Rilassarsi. Se l’ossessione per il cibo scatena stress, è opportuno imparare a rilassarsi con yoga, meditazione e tecniche di rilassamento corporeo.
- Riposare. La stanchezza può indurre a consumare più calorie. Meglio un pisolino che uno snack ipercalorico. Ma anche una passeggiata, un po’ di musica, qualche pagina di un libro per distrarsi.
- La consapevolezza. Si parte da lì: capire che si ha un problema e che si vuole risolverlo. Per fare questo è buona abitudine avere un diario sul quale annotare le proprie abitudini alimentari. Rileggendolo, sarà più facile capire quando abbiamo realmente fame e quando invece si tratta di un attacco compulsivo.
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