I milioni di followers di Ariana Grande l’adorano per il suo aspetto fresco e giovanile, ancora da bambina, ma con un certa aria civettuola. Sempre coloratissima e precisa negli accessori da utilizzare, il suo outfit ha fatto scuola, e se puntate ad assomigliarle, questi sono in consigli da seguire.
Il make-up punta tutto sugli occhioni da cerbiatta che vengono sottolineati ad arte, mentre le labbra rimangono più neutre, per far risaltare il bel sorriso. Quindi make up essenziale: fondotinta, mascara, un tratto di eyeliner e ombretti dalle tinte naturali. Infine un gloss, al posto di un rossetto mat. La sua acconciatura preferita è un semi-raccolto voluminoso e il colore è un castano naturale con qualche colpo di rosso o di biondo dato da lacche coloranti temporanee.
Quanto all’abbigliamento, fuori dai red caprpet e dai concerti, sceglie maglioni larghi e stivali alti. La sua linea filiforme le consente gonne e jeans slim e possibilmente a vita alta, che le danno quel tono un po’ anni ’50. Ama anche le gonne modello skater, che si aprono a campana, e top semplici, che mettono in risalto la figura.
Dice di non poter fare più a meno dell’olio di Argan, l’unguento marocchino, che usa sia per il corpo che per i capelli. Giura di non mangiare mai junk food quando è in tournée. Al contrario, ha sempre a disposizione tanta frutta fresca. In rete gira ancora un video-tutorial su youtube dove l’attrice di Boca Raton dispensava consigli sul trucco perfetto: mai dimenticarsi la crema idratante, prima del fondotinta per scongiurare l’effetto maschera di gesso; fare la bocca a cuore per mettere in evidenza gli zigomi e truccarli bene; mischiare lipstick e matita per far durare più a lungo il rossetto.
La pop star americana si diverte a dispensare anche consigli sull’amore. A tutte le sue fan Ariana, molte delle quali anche coetanee, dice di fidarsi delle farfalle nello stomaco: secondo lei sono un rimedio infallibile; l’amore è divertimento, quindi leggerezza nella storia e pochi musi lunghi; se le cose non funzionano, meglio lasciarsi, ma non per questo va perso l’ottimismo.
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