Le arance della salute per l’Airc rappresentano un appuntamento classico: dov’è possibile acquistarle e perché quest’anno è particolarmente importante acquistarle.
Le arance rosse dell’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) permettono di sostenere la ricerca e proprio per questo ogni anno migliaia di volontari si riuniscono nelle piazze italiane per vendere i frutti della salute. Con un contributo di 9 euro sarà possibile ricevere 2,5 chili di arance rosse ed un numero speciale della rivista “Fondamentale” con i consigli e le ricette per una sana e corretta alimentazione (ma senza rinunciare al gusto). Per il 2018 l’appuntamento è fissato a sabato 27 gennaio. Sul sito dell’Associazione è possibile scoprire piazza per piazza le città che faranno da cornice alla raccolta benefica.
Il libro che viene dato intende diffondere consapevolezza: la prevenzione, soprattutto alimentare, è uno degli strumenti più efficaci per combattere i tumori. Il cancro ovviamente resta una malattia terribile con un tasso di mortalità superiore a quanto auspicato, tuttavia l’Airc vuole sottolineare che rispetto al passato si può contare su test per la diagnosi precoce come la mammografia, la ricerca di sangue occulto nelle feci e terapie via via più efficaci. Il cibo è un’arma importante da poter sfruttare in proprio favore e le arance rappresentano un frutto salvifico sotto molti punti di vista: ricche di vitamina C e antiossidanti, sono il simbolo di un’alimentazione sana e preventiva. A volte si sottovaluta l’importanza delle cosiddette buone pratiche: 1 tumore su 3 potrebbe essere evitato se solo si seguisse uno stile di vita salutare e gli esperti garantiscono che anche solo una camminata al giorno diminuisce del 20-40 per cento il rischio di tumore al colon, endometrio e polmone.
La formula vincente è la 0-5-30: zero sigarette, cinque porzioni di frutta e verdura e trenta minuti di esercizio fisico moderato. Ma non finisce qui: nel 2018 l’acquisto delle arance ha una funzione in più. Si tratta del contrasto dei malanni di stagione. Considerando che ad oggi sono circa 5 milioni gli italiani già colpiti dai virus influenzali, si può stimare che alla fine della stagione i casi arriveranno ad un totale di 7,5-8 milioni in tutto. Un numero molto più alto rispetto al più recente passato e, dati alla mano, paragonabile solamente a due stagioni: quella del 2004-2005 e l’altra, definita pandemica, del 2009.
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