Lo shopping compulsivo è come l’alcolismo: una patologia

Cominciano i saldi invernali: un appuntamento atteso da tutti, soprattutto in un tempo di crisi economica. Finalmente si può fare qualche acquisto a cuor (più o meno) leggero, finalmente ci si può togliere qualche sfizio. Ma i saldi sono un vero e proprio pericolo aggiunto per chi soffre di shopping compulsivo. L’allarme arriva da un medico, il direttore sanitario Michele Cucchi del centro Sant’Agostino di Milano, secondo cui gli acquisti senza limiti, l’incapacità di controllarsi sono la traduzione di una vera e propria patologia.

Si tratta, spiega l’esperto, di un disturbo psicologico e comportamentale con caratteristiche peculiari che tracciano una notevole distanza rispetto al semplice consumismo. E’ un bisogno irrefrenabile di comprare, collegato a una continua necessità di ricavarne una gratificazione emotiva. Ed è per questo che lo shopping compulsivo può essere assimilato all’alcolismo e alla dipendenza da droghe e/o gioco d’azzardo: razionalmente si capisce che non va bene, che è un problema grosso, eppure non si riesce a dire di no. Con le inevitabili conseguenze a livello economico, lavorativo e sociale, cui si aggiunge un notevole stress psicologico il quale sfocia in ansia, depressione e perdita della capacità di scegliere estesa ad altri ambiti.

La dipendenza dallo shopping, che con diverse intensità interesserebbe l’8 per cento degli adulti italiani soprattutto quando si tratta di saldi, si può comunque curare. Nei casi più gravi si consiglia un percorso di psicoterapia, nei casi meno gravi potrebbero essere sufficienti i seguenti consigli di Cucchi:

  • Imparare a gratificarsi ogni giorno in varie forme, imparando a godere dei piccoli momenti e dei piccoli piaceri, in modo da sentirsi sempre “coccolati”.
  • Chiedersi spesso se ciò che stiamo facendo è l’unica possibilità o se esistono delle alternative, se si sta acquistando qualcosa che davvero si vuole oppure no.
  • Imparare a piacersi e a non sentirsi sbagliati quando non si raggiungono gli obiettivi imposti dallo status sociale. Accettare i propri difetti e vivere le imperfezioni come opportunità permette di crescere e avanzare verso uno stato di maggiore serenità.
  • Riconoscere e affrontare le proprie paure senza mentire a se stessi: è un primo, fondamentale passo per essere più forti dinanzi alle tentazioni che rischiano di degenerare.
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