Il Krav Maga continua ad avere molto seguito ed essendo una disciplina “dell’autodifesa” è oggi più che mai attuale, vista l’ascesa di violenza sulle donne. Abbiamo parlato proprio di questo, e dell’importanza per le donne di sapersi difendere con poche semplici mosse in caso di necessità, con Enzo Di Pasquale, Master teacher di Krav Maga della Israeli personal defence school.
Enzo, ripetiamo per chi non lo sapesse qual’è l’origine del Krav Maga.
E’ una tecnica di difesa personale che nasce in Israele attorno agli anni ’40 per svilupparsi man mano nel tempo e diffondersi in tutto il mondo.
E’ una disciplina adatta anche alle donne?
Assolutamente sì. Noi puntiamo tantissimo sull’antiagressione femminile; prendiamo molto a cuore la violenza contro le donne. La nostra Federazione punta sul Women defence system, prettamente mirato alle donne.
Il Krav Maga è diverso per le donne e per gli uomini o è lo stesso?
E’ identico e preciso. Cambia solamente l’utilizzo di alcuni oggetti che le donne hanno e gli uomini no: il rossetto, la spazzola, lo specchietto. Oggetti di uso quotidiano che possono essere utilizzati come arma atta a difendersi.
Quindi grazie a questi semplici oggetti le donne possono mettere in fuga un aggressore?
Sì! Dopo aver imparato la tecnica riescono a colpire alcuni punti come la tempia, il fianco, i genitali…ci sono vari punti dove, anche con un semplice rossetto, si può neutralizzare l’aggressore e questo ti permette di arrecargli un danno e di scappare via immediatamente.
C’è bisogno di una preparazione fisica per praticare il Krav Maga?
Più che una preparazione fisica è importante quella psicologica. Perché quando si è aggrediti non è facile rispondere velocemente. Poi ovviamente ci vuole un minimo di preparazione atletica: la velocità, il movimento…aiutano. Non ci può essere tecnica senza allenamento. Per questo motivo il Krav Maga fa bene, anche a livello fisico.
Può essere praticato da tutti a qualsiasi livello?
Assolutamente sì. Noi diciamo sempre che da 9 a 90 anni ci si può avvicinare a questa tecnica senza avere problemi. Io ho tanti allievi che hanno iniziato senza mai aver praticato nessun tipo di sport, e dopo un anno si iniziano a vedere i miglioranti, perché la disciplina prende forma con la persona.
Quali sono i benefici a livello fisico e mentale?
A livello fisico, come abbiamo detto prima, ci può essere un discorso di fitness. Poi ci vuole una preparazione psicologica, perchè quando si è vittime di un’aggressione si deve essere pronte a rispondere alla minaccia. Noi diciamo sempre che se si riesce ad evitare lo scontro è meglio, altrimenti se messi alle strette grazie alle tecniche imparate e alla predisposizione mentale, si riesce a reagire.
Ci si può far male quando ci si allena?
Noi facciamo sempre molta attenzione a non farci male, usiamo delle protezioni. Il caschetto, il corpetto…proprio per allenarci in maniera giusta. Evitiamo poi le scontro fisico. Il Krav Maga non è violenza, è solo difesa personale, è difendersi dall’aggressione.
Tra i progetti futuri della Federazione c’è un cortometraggio, ce ne vuoi parlare?
Certo! E’ un cortometraggio contro la violenza sulle donne…Ha come protagonista Domiziana Giovinazzo di “Un medico in famiglia”; ha uno scopo ben preciso: far vedere cosa succede ad una donna quando viene aggredita, violentata, quando viene fatta oggetto di violenza a 360°. Il cortometraggio vuole trasmettere un sentimento, vuole far percepire come la violenza sulle donne sia sempre una cosa orrenda.
Nel concludere l’intervista Enzo Di Pasquale vuole ricordare il suo caro amico, Luis Miguel Chiasso, scomparso tragicamente: ” Luis è un mio grandissimo amico nonché allievo, e il tour Defence Live 015 sarà organizzato in suo onore”.